(Teleborsa) – Nel 2022 Rfi ha lanciato 283 gare, quasi tutte riferite al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per un valore di 21 miliardi di euro. Il dato è stato reso noto dall’amministratrice delegata di Rfi (gruppo Ferrovie dello Stato italiane) Vera Fiorani, nell’audizione in Commissione Trasporti della Camera sui contratti di programma stipulati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la società per il periodo regolatorio 2022-2026 – parte servizi e parte investimenti. Fiorani ha aggiunto che lo scorso anno erano operativi nel complesso 1.700 cantieri, per un valore di 4 miliardi di euro.
“Credo che mai come in questo momento il piano di sviluppo delle infrastrutture al Sud sia stato così potente”, ha poi sottolineato. “La potenza di fuoco sul Sud è incredibile”, ha aggiunto, “nei prossimi anni arriveranno tra l’altro la Salermo-Reggio Calabria, la Palermo-Messina-Catania, la Metaponto-Taranto, la Napoli-Bari. La quota di infrastruttura ferroviaria al Sud è come mai avvenuto e soprattutto è concreta”. “Questo è il momento nel quale la ferrovia al Sud dovrebbe colmare il gap” ha proseguito Fiorani “ed oggi si aggiunge anche il Ponte sullo Stretto“.
“Nella procedura applicativa, sul PNRR abbiamo usufruito di poteri speciali di vario tipo. Inoltre, i dibattiti pubblici sono stati un elemento positivo”, ha riferito Fiorani che ha spiegato che nei dibattito pubblici, che si svolgono nella fase iniziale della progettazione e consentono un ampio confronto tra tutte le parti interessate, “la discussione è più costruttiva che polemica”. La gestione del dibattito avviane “con tempi precisi e un arbitro terzo. Tutti i soggetti che si interfacciano con il progetto hanno a disposizione un patrimonio di informazioni importante e questo agevola la realizzazione delle opere, aiuta a far comprendere gli aspetti positivi”.
Una novità del contratto, ha aggiunto Fiorani, è quella di aver previsto “un fondo per lo studio di fattibilità” delle opere, in sostanza “risorse per lo studio di idee progettuali”. Si tratta di “uno strumento utile che varrebbe la pena potenziare. Consente di avere uno spazio di studio prima che tutto parta, di riflettere e raccogliere gli elementi per chiedere risorse adeguate”.