(Teleborsa) – Moody’s ha confermato il rating emittente a lungo termine Baa3 di RAI – Radiotelevisione italiana e il rating senior unsecured Baa3. Contestualmente Moody’s ha confermato il Ba1 Baseline Credit Assessment (BCA) di Rai. L’outlook rimane negativo e riflette l’elevata correlazione con l’outlook del governo italiano e l’aspettativa di Moody’s di un deterioramento delle principali metriche di credito della società nel 2023-2024 a seguito dell’attuazione del piano di investimenti.
Il rating Baa3 di Rai riflette: la quota di ascolto leader della società e la sua posizione radicata nella società italiana; l’ampia parte dei suoi ricavi generati attraverso la riscossione di un canone annuale; l’indebolimento della strategia e delle metriche finanziarie dell’azienda, sottolineate da un margine EBIDA basso e in calo; una scarsa liquidità che parla di una strategia finanziaria relativamente debole.
Il quadro normativo in cui opera la Rai è stabile e prevede un’elevata prevedibilità dei ricavi, visto che il 68% dei ricavi della società deriva dal canone annuo. Tuttavia, ciò genera anche una mancanza di flessibilità delle entrate che funge da vincolo in ambienti inflazionistici. Mentre le discussioni sul contratto di servizio 2023-2028 sono state ritardate dal cambio di governo a fine 2022, il contratto di concessione è in vigore fino al 2027 e fornisce chiarezza alla Rai per i suoi budget annuali.
Moody’s stima che i ricavi operativi della Rai siano rimasti sostanzialmente stabili nel 2022 a circa 2,7 miliardi di euro, trainati da maggiori canoni e compensati da minori ricavi pubblicitari. I costi sono aumentati a causa dell’aumento dei costi energetici, dell’inflazione generalizzata e dell’aumento delle spese sportive premium, portando a una diminuzione del margine operativo a circa lo 0,4% nel 2022 dal 2,1% nel 2021. L’agenzia di rating prevede che la Rai aumenterà la leva finanziaria complessiva nel 2022 a 994 milioni di euro (2021: 817 milioni di euro) con debiti/ricavi operativi rettificati in crescita a 0,37 volte (0,31 volte nel 2021).
Moody’s prevede una ripresa dei ricavi nel 2023 a livelli sostanzialmente in linea con il 2019, trainati da una crescita a un tasso ” mid-single digit” sia dei ricavi pubblicitari che della crescita dei canoni. Tuttavia, l’esecuzione di grandi investimenti sui contenuti, anche per l’Euro Cup e le Olimpiadi, peserà sulla leva finanziaria della Rai fino al 2023.
La liquidità della Rai rimane scarsa con un saldo di cassa di 171 milioni di euro al primo semestre 2022 e 320 milioni di euro disponibili nell’ambito della sua linea di credito revolving. La società dispone inoltre di linee bancarie uncommitted per complessivi 410 milioni di euro.