(Teleborsa) – Seduta poco mossa per Wall Street, con gli investitori che attendono le trimestrali dei colossi tecnologici. Durante questa settimana diffondono i dati (società madre di Google), e , ma anche altre multinazionali come , , e .
Tra i numeri arrivati oggi, spiccano quelli di , che ha registrato un primo trimestre oltre le attese nonostante l’aumento dei prezzi che ha attuato sui suoi prodotti.
Per quanto riguarda gli annunci societari, ha siglato un accordo per cedere un farmaco ad in un deal da 1 miliardo di dollari, mentre ha iniziato la sua seconda ondata di licenziamenti (portando i tagli totali di posti di lavoro nelle ultime settimane a 4.000 quando questo round sarà completato).
Tra i titoli sotto osservazione ci sono , che ha registrato deflussi di asset per CHF 61,2 miliardi nel primo trimestre 2023, e , che ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 dopo che non è riuscito a garantirsi i fondi necessari per continuare a operare.
Sul fronte delle raccomandazione degli analisti, soffre il downgrade di Citi a Sell da Neutral, beneficia dell’upgrade di JPMorgan a Overweight da Neutral e accusa un downgrade di Goldman Sachs a Sell da Neutral.
Oggi non ci sono dati di rilievo in calendario. Tra i pochi spunti, l’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è rimasto a -0,19 punti a marzo 2023.
Dal punto di vista macro, evidenziano gli analisti di , questa settimana il focus sarà sul deflatore dei consumi di marzo e sull’Employment Cost Index del 1° trimestre, “che dovrebbero confermare le pressioni su prezzi dei servizi e costo del lavoro”. La spesa personale di marzo e la fiducia dei consumatori di aprile sono attese in modesto calo, mentre reddito personale, vendite di case nuove e ordini di beni durevoli sono previsti in marginale rialzo.
Sostanzialmente stabile Wall Street, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il che si ferma a 33.824 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’, che continua la giornata a 4.139 punti. Guadagni frazionali per il (+0,26%); pressoché invariato l’ (+0,16%).