in

PNRR, cabina di regia Governo con imprese e sindacati: i commenti

(Teleborsa) – Al centro dell’agenda di oggi anche gli incontri della Cabina di Regia PNRR con le imprese e i sindacati a Montecitorio. A presiedere l’incontro per il governo il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. Il calendario è stato riprogrammato in considerazione delle esequie di Stato di Giorgio Napolitano che si sono tenuti questa mattina.

“Sicuramente siamo d’accordo sul definanziare cose che si capisce bene che non hanno le tempistiche adatte, non ci piace molto un metodo che sia un po’ trasversale di prendere interi gruppi di progetti e di opere e semplicemente toglierli. Su questo abbiamo ricevuto delle rassicurazioni”. Lo ha detto il vicepresidente dell’Ance Piero Petrucco a margine della Cabina di regia col governo sul PNRR. Nel corso della riunione, ha riferito, “abbiamo ribadito dei punti per noi fondamentali come quello delle garanzie: finalmente è stato messo a punto il sistema di controgaranzie con scadenza al 2023 e quindi è necessario che venga prorogato. Così come abbiamo chiesto una attenzione sul decreto aiuti per la compensazione sull’aumento dei prezzi che riteniamo sia indipensabile prorogare al 2024”. Con il ministro Fitto “c’è stato un clima davvero molto partecipato, tutti abbiamo detto che gradiamo questa possibilità di interlocuzione diretta” ha concluso.

“Guardiamo con particolare interesse al nuovo capitolo RePowerEU inserito all’interno del Pnrr e, in particolare, alle misure di accompagnamento della transizione green del settore produttivo e di impulso all’autoproduzione da fonti rinnovabili da parte delle Pmi”. Così Luigi Taranto, segretario generale di Confcommercio, sulla cabina di regia Pnrr. “Titoli e descrizione delle misure sono sicuramente interessanti – prosegue Taranto – anche se rimane l’urgenza di mettere a terra tutti questi strumenti, rendendoli al più presto fruibili da parte di cittadini ed imprese. Occorre poi incentivare ulteriormente l’autoconsumo, sia in forma individuale che aggregata, e sbloccare i fondi già previsti a sostegno delle comunità energetiche. Resta in ogni caso da verificare l’effettiva inclusività, settoriale, dimensionale e territoriale, degli interventi del capitolo italiano di REPowerEU”.

Con i prezzi del cibo saliti del +10% nel 2023 e le tensioni internazionali sul commercio e sulle quotazioni, il potenziamento dei fondi del Pnrr da investire sulla produzione agroalimentare è strategico per fermare le speculazioni nel carrello della spesa, ridurre la dipendenza dall’estero dalle importazioni, tagliare i costi dell’energia con il fotovoltaico sulle stalle e cascine e sostenere i trasporti con gli investimenti nella logistica. È quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione della cabina di regia del Pnrr a Palazzo Chigi con il Governo nel commentare positivamente l’incremento delle risorse per il settore, in attesa del via libera dall’Europa. “L’agroalimentare made in Italy ha dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del Pnrr con richieste di investimenti per i contratti di filiera superiori alla dotazione – sottolinea – e l’incremento dei fondi va nella direzione auspicata di aumentare la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura e raffreddare il carovita che pesa sulle tasche degli italiani e sui costi delle imprese. Un’occasione unica, che non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore”.

“Il nostro Paese in questo momento ha credibilità in Europa grazie ai buoni negoziati del governo: con 61 miliardi ricevuti terza rata inclusa, abbiamo ottenuto il budget finora più alto per il Pnrr. L’Italia è quindi il più grande cantiere d’Europa, ma adesso le imprese devono essere messe in grado di concludere i lavori nei tempi pattuiti”. E’ quanto sottolinea Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro PMI, oggi alla Cabina di Regia sul Pnrr a Palazzo Chigi. “C’è però preoccupazione rispetto all’effettività del ritorno economico della parte di debito che stiamo contraendo, che chiaramente si va a manifestare sulla realizzazione di investimenti e infrastrutture dello stesso Pnrr. Per annullare ogni timore è dunque fondamentale raggiungere ogni obiettivo del Piano – afferma Capobianco – e ciò è possibile solo favorendo al massimo l’operato delle imprese. Necessario quindi facilitare l’accesso al credito, agevolare la partecipazione equa delle PMI agli appalti, semplificare e ridurre la burocrazia. Apprezziamo le revisioni su digitalizzazione e turismo, infrastrutture, istruzione e inclusione sociale: viene dedicata attenzione alle PMI, al lavoro autonomo e alla formazione aziendale. Importante anche l’introduzione di una ZES unica nel Mezzogiorno per incentivare l’economia e lo sviluppo del Sud”.

“Abbiamo apprezzato il clima positivo, questo continuo avanzamento della cabina di regia è sicuramente importante. Abbiamo detto però al Ministro che occorre fare un passo avanti per un coinvolgimento del mondo delle piccole e medie industrie perché fino ad oggi è rimasto un po’ ai margini sui piani del PNRR”. Lo ha detto il presidente di Confapi Cristian Camisa uscendo dalla riunione della Cabina di regia sul Pnrr presieduta dal ministro Raffaele Fitto. Confapi, ha aggiunto, ha sottolineato che “è sempre più importante che ci siano bandi semplici, intuitivi a misura delle nostre aziende perché questo ci possa permettere di poter aderire a questi bandi, migliorare, e avere un effetto leva fondamentale per poter sviluppare il nostro mondo e diventare sostenibili. Altrimenti il mondo delle Pmi rischia di venire nel futuro escluso dal mercato”.

“Abbiamo fiducia nelle intenzioni del Governo di mantenere nel complesso investimenti e risorse in attuazione del Pnrr, senza disperdere le progettualità, e, al contempo, impegnarsi per il raggiungimento di obiettivi effettivamente realizzabili, senza creare problemi di finanza pubblica o di mancato incasso delle rate di rimborso del Piano nei prossimi anni”. Questo il commento di Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza delle cooperative, durante l’incontro con il ministro Raffaele Fitto sul Pnrr. “Occorre definire chiaramente quali fondi e per quali importi, con quali autorità competenti e con quali tempistiche – ha detto – anche nel rispetto della clausola del 40% di risorse al Mezzogiorno, ogni spostamento di risorse e/o riduzione del target di riferimento dovrebbe rispettare questa clausola, definendo maggiormente nel dettaglio tempistiche, amministrazioni competenti, ammontare di risorse assegnate e da quale fondo (con modalità gestionali diverse) Pur comprendendone le ragioni per finanziare il repowerEU”. L’Alleanza delle cooperative ha avanzato inoltre proposte sulle singole misure di stretto interesse per le cooperative”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

CIR, buy-back per oltre 270 mila euro

Pozzi Milano, l’utile semestrale sale a 0,65 milioni di euro