(Teleborsa) – Banca d’Italia ritocca nuovamente al rialzo le sue previsioni di crescita economica della Penisola sull’insieme di quest’anno, per cui ora prevede un + 0,6% del PIL, mentre conferma la stima di un + 1,2% sia sul 2024, sia sul 2025. Le cifre sono contenute nel Bollettino economico e segnano comunque una frenata rispetto al + 3,9% stimato sul 2022. Nel Bollettino economico dello scorso ottobre Bankitalia prevedeva una crescita del PIL dello 0,3% quest’anno e dell’1,4% il prossimo, a metà dicembre aveva effettuato una prima revisione al +0,4% sul 2023 e all’1,2% su 2024 e 2025.
Ribadita anche la persistenza di rischi dall’elevata incertezza, dovuta innanzitutto agli sviluppi della guerra in Ucraina. E “in uno scenario in cui si ipotizza la sospensione permanente delle forniture di materie prime energetiche dalla Russia all’Europa, il prodotto si contrarrebbe nel 2023 e nel 2024 – avverte – e crescerebbe moderatamente nell’anno successivo. L’inflazione salirebbe ulteriormente quest’anno, per poi scendere decisamente nel prossimo biennio”. Per l’inflazione, salita quasi al 9 per cento nello scorso anno, Bankitalia prevede che resti elevata, con una moderazione al 6,5 nel 2023 – il dato è stato rivisto al ribasso rispetto alla stima del 7,3% dell’aggiornamento di metà dicembre – e poi un rallentamento “più marcato in seguito”, al 2,6% nel 2024 e al 2% nel 2025.
In Italia oltre il 70% dell’inflazione complessiva è stata dovuta ai rincari dell’energia, sulla media del quarto trimestre, mentre “nello stesso periodo le misure governative in materia energetica avrebbero mitigato la dinamica dei prezzi al consumo per oltre un punto percentuale”. Secondo l’istituzione di Via Nazionale, l’inflazione generale nell’area euro “si è mantenuta elevata”, con un 9,2 per cento a dicembre “seppure in flessione da novembre. La componente di fondo ha continuato a rafforzarsi, anche per effetto di una trasmissione graduale dei passati rincari energetici”.
Disoccupazione stabile in Italia quest’anno all’8,2%, secondo le ultime previsioni della Banca d’Italia contenute nel Bollettino economico. Nel 2024 il tasso di disoccupazione dovrebbe ridursi al 7,9% e nel 2025 il calo dovrebbe proseguire con un 7,6%. Sempre secondo Bankitalia, il numero di occupati, dopo un balzo del 2,2% lo scorso anno, segnerà un ulteriore più 0,4% nel 2023, un più 0,5% nel 2024 e un più 0,7% nel 2025. “Il numero di occupati è tornato ad aumentare lievemente nel bimestre ottobre-novembre – rileva lo studio – ancora sostenuto dalla componente a tempo indeterminato per effetto delle trasformazioni delle posizioni temporanee avviate nel 2021. L’andamento delle retribuzioni si conferma contenuto, anche per il protrarsi dei processi negoziali nei servizi, dove è ancora alta la quota di dipendenti in attesa di rinnovo del contratto collettivo. Nel 2023 la dinamica salariale accelererebbe moderatamente”