(Teleborsa) – Tappa a Bruxelles per la Presidente del Consiglio Meloni in occasione del Consiglio europeo focalizzato (anche se non formalmente all’ordine del giorno) sulle nuove regole della governance finanziaria dell’Ue. La posizione italiana, “è chiara, viene compresa e rispettata”: dice il Premier nel suo intervento alla Camera spiegando che “si punta a ottenere l’esclusione degli investimenti per la transizione verde e digitale, e per la Difesa, dal calcolo del debito. “Non si può punire chi investe”, “e non ci si può chiedere di dire sì a un Patto di stabilità che non questo governo, ma nessun governo italiano potrebbe rispettare”.
“Il governo è impegnato da mesi in condizioni negoziali non semplici, mesi nei quali mai non abbiamo mai smesso di adoperarci per un approccio costruttivo e pragmatico” ha detto la premier. “Se nonostante una trattativa difficilissima la partita” sul Patto di Stabilità “è ancora aperta e l’accordo finale posticipato” a una nuova riunione Ecofin dopo il Consiglio Ue è “perché a Bruxelles tutti riconoscono che la posizione italiana è sostenuta da una politica di bilancio seria che anche oggi voglio rivendicare”, ha detto Meloni. “L’Italia è una nazione virtuosa, lo testimonia l’avanzo primario, lo dimostra il sistema pensionistico fra i più equilibrati d’Europa. Il tutto accompagnato da dati macroeconomico stabili, soddisfacenti, da un mercato del lavoro che sta registrando dati record, da una borsa che dal 2023 sta facendo registrare la maggiore performance d’Europa, dallo spread sotto controllo”.
“Nella trattativa sul Patto di stabilità l’Italia ha avuto un “approccio costruttivo e pragmatico, che consentisse finalmente di bilanciare l’elemento della solidità dei bilanci nazionali e sostenibilità dei loro debiti pubblici, con l’imprescindibile elemento della crescita e del sostegno agli investimenti. Non è stato così fino ad oggi, non possiamo permetterci che continui ad essere così da domani”.
Ottimi i risultati sul PNRR, che Meloni rivendica a tutta forza. “Grazie all’impegno del governo e del ministro Fitto abbiamo registrato risultati straordinari, sulla rimodulazione e l’attuazione del Pnrr, che oggi ci vengono riconosciuti” ha proseguito il Presidente del Consiglio spiegando che “l’Italia eredita il Superbonus” che è “macigno sui conti” ma “si presenta con le carte in regola” . L’Italia non vuole spendere senza freni e sperperare senza controllo” ma la situazione “deve considerarsi” ancora “eccezionale e necessita di una governance eccezionale” afferma Meloni.
“L’Italia sostiene fermamente il cammino europeo della Bosnia Erzegovina – ha aggiunto –: concedere lo status di candidato ha già portato progressi, e potrà farne di più dentro lo status negoziale piuttosto che fuori”.