(Teleborsa) – Il Senato ha approvato il decreto sulle misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale che contiene anche le norme per potenziare gli interventi di rafforzamento della ex Ilva di Taranto per consentire la continuità produttiva dell’impianto. Sono stati 78 i voti a favore, 57 i contrari e 7 le astensioni. In particolare, hanno votato sì i gruppi di maggioranza mentre i no sono giunti dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da Alleanza Verdi e Sinistra. Si sono astenuti i senatori di Azione e Italia Viva.
Molto discussa in aula la norma sullo scudo penale. Il testo approvato al Senato prevede la non punibilità della condotta dei soggetti che agiscono per dare esecuzione a provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell’attività produttiva di uno stabilimento industriale dichiarato di interesse strategico nazionale. L’Aula del Senato ha approvato invece all’unanimità emendamenti identici di maggioranza e opposizione che prevedono la proroga al 31 dicembre 2023 dell’indennità, corrispondente al trattamento di mobilità in deroga, per i lavoratori delle aree di crisi industriale localizzate in Sicilia.
Il decreto passa ora all’esame della Camera dove dovrà essere convertito in legge entro il 6 marzo.
Il voto del Senato sul decreto legge relativo alle imprese strategiche è “importante” e “consente anche di ripristinare le condizioni per sviluppare la siderurgia italiana”, una “tappa importante della nuova politica industriale”. Ha commentato su Twitter il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Urso ha inoltre precisato che il decreto introduce anche novità sui commissari dei Comitati di Sorveglianza. Nello specifico, ricorda il Ministro, il decreto prevede “limite di durata dell’incarico di 3 anni, partecipazione ad un solo Comitato, decadenza dei membri già nominati senza fissazione di un termine”.