(Teleborsa) – Fra tensioni fino all’ultimo tra maggioranza e opposizione sulla proroga delle concessioni balneari e della delega sulla mappatura, con 88 voti a favore, 63 contrari e 3 astensioni, l’Aula del Senato ha approvato in prima lettura il decreto legge Milleproroghe. Ora il provvedimento passa all’esame della Camera che dovrà convertirlo entro il 27 febbraio, pena la decadenza. Il governo ha già preannunciato il ricorso al voto di fiducia.
Pomeriggio ad alta tensione sul nodo balneari: sospesa la seduta al Senato su richiesta del ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Da parte del governo – ha spiegato il presidente del Senato Ignazio La Russa – c’è stata la richiesta “di una sosta per un’ora per verificare la natura di alcuni emendamenti depositati ed eventualmente presentarne un altro“. Ciriani è quindi tornato all’Aula a riferire che, dopo una verifica, è stato chiarito che “non c’è necessità di modificare altro” e il presidente La Russa ha chiuso la vicenda.
Nel pomeriggio, le opposizioni avevano chiesto di precisare in sede di discussione i rischi connessi a possibili infrazioni europee e ai connessi maggiori oneri per lo Stato e i cittadini, che si acquisisca il parere tecnico della Ragioneria sul punto e che il Governo relazioni sulla compatibilità della norma (sui balneari, ndr), nell’attuale formulazione, rispetto agli impegni assunti dal Governo in sede di Pnrr sulla parte relativa alla concorrenza”.
Nel frattempo, il senatore della Lega, Massimo Garavaglia intervenendo in Aula sulla questione dell’emendamento sui balneari, ha spiegato che sulla norma sui balneari “non c’è un problema di copertura”.
Pochi minuti fa è arrivata una nota del MEF. Con riferimento agli emendamenti approvati al decreto proroga termini in materia di concessioni, ivi incluse quelle balneari, la Ragioneria Generale dello Stato non ha formulato rilievi in ordine alla copertura finanziaria degli stessi. Così una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze precisa che nessuna perplessità è stata espressa dalla Rgs sugli emendamenti sui balneari al decreto, in commissione e in Aula al Senato.
Possibilità per i Comuni di stralciare i tributi locali delle mini cartelle fino a 1.000 euro, non solo la quota riferita a interessi e sanzioni, proroga a tutto il 2024 delle attuali concessioni balneari e alla fine di luglio 2023 per l’esercizio della delega per la mappature delle spiagge date in concessione, proroga al 30 giugno 2023 dello smart working per i lavoratori fragili, dehors liberi per bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2023, slittamento al primo luglio 2024 per l’entrata in vigore della consulta dei tifosi, più tempo, fino al 30 giugno 2023 per richiedere mutui agevolati per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie con Isee fino a 40.000 euro, un nutrito pacchetto sanità che comprende, tra l’altro, la proroga al 31 dicembre 2024 per l’uso della ricetta elettronica. Queste alcune delle novità.
Non sono comunque entrate norme sulle quali anche il governo puntava, come quella sulla stretta nell’uso delle plusvalenze fittizie da parte delle società sportive e quella sulla possibilità di attribuire a pensionati incarichi di vertice in amministrazioni e enti pubblici. Quest’ultima potrebbe essere riproposta nel decreto legge sulla governante del Pnrr. Niente da fare anche per la norma fortemente voluta dal senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, volta a dare la possibilità di proroga di ulteriori due anni, oltre ai tre già previsti, per le attuali concessioni dei diritti televisivi sportivi, l’attenzione è soprattutto al calcio. Dopo la moral suasion del Quirinale per lo stralcio, la disposizione, inserita in Commissione, è stata soppressa in Aula.
Niente da fare anche per la proroga del superbonus del 110% per le villette, prevista in un emendamento del M5S che è stato bocciato, e per la norma che avrebbe reso strutturale la ricetta elettronica, proposta in questa caso dal Pd. Confermate le misure previste nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri, che riguardano, tra l’altro, la proroga all’autorizzazione di assunzioni nella Pubblica amministrazione, soprattutto nel comparto della sicurezza-difesa, nei vigili del fuoco, in alcuni ministeri, nelle agenzie fiscali, la proroga a tutto il 2023 del fondo di solidarietà per il contributo ai proprietari di case non utilizzabili perché occupate abusivamente, stessa proroga per la possibilità di ripartire le quote premiali per il finanziamento del servzio sanitario alle regioni che hanno adottato misure per l’equilibrio di bilancio. Proroga al 31 dicembre 2023 per l’amministrazione straordinaria di Alitalia e differimento al 30 settembre 2023 del contratto di servizio tra il Ministero delle imprese e la Rai. Proroga a tutto il 2023 anche dello stanziamento di 40 milioni per l’erogazione del contributo per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica.