(Teleborsa) – Sale da 6 a 18 mesi il tempo massimo di trattenimento nei Cpr e la rete dei Centri di permanenza per il rimpatrio – attualmente 9 per 493 ospiti complessivi – sarà potenziata dal Genio militare che realizzerà nuove strutture in località “a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”, senza creare “ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane”. Queste le due misure concordate oggi in Consiglio dei ministri. Provvedimento che finiranno nel decreto Sud dal momento che non era stato ancora bollinato. Un’altra stretta sui migranti è prevista nel prossimo Cdm: al centro falsi minorenni e canali differenziati per l’ingresso di donne, bambini e under 14.
Il giorno dopo la visita a Lampedusa con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni ha illustrato le “soluzioni concrete alla forte pressione” che ha portato già 130mila arrivi nel 2023. La premier definisce “sorprendente” il piano in 10 punti presentato da Bruxelles, perché “perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo Governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo”: la difesa dei confini esterni dell’Unione e lo stop “a monte” dei trafficanti di esseri umani e “dell’immigrazione illegale di massa”.
Nel dettaglio con la misura deliberata oggi, il tempo di permanenza all’interno dei Cpr torna a 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. “Quindi – afferma Meloni – tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale”. È stato dato mandato al ministero della Difesa di realizzare le strutture nel più breve tempo possibile. Potranno essere caserme, aree militari dismesse o altri edifici che dovranno essere ristrutturati dai genieri militari. E sarà un Dpcm ad individuare i criteri del piano con i nuovi centri. L’ultima finanziaria ha stanziato 42,5 milioni di euro per i prossimi tre anni proprio per l’ampliamento della rete.
Il nuovo decreto, che sarà approvato la settimana prossima, conterrà poi il giro di vite sui “falsi minori”: migranti, cioè, che dichiarano di essere under 18 per usufruire delle tutele previste. La norma introdurrà accertamenti per dirimere velocemente i casi sospetti. Saranno inoltre previsti canali differenziati per donne, bambini e under 14.