(Teleborsa) – ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con risultati record e superiori alle attese e, stando a quanto confermato dall’Amministratore delegato Alberto Nagel, conta di “superare ampiamente l’obiettivo del piano che era molto ambizioso” e “lo è stato ancora di più per gli incidenti di percorso che si sono stati in questi anni”.
L’outlook a giugno 2023 indica un volume di ricavi nell’ordine dei 3,2 miliardi, superiori ai 3 miliardi previsti dal piano 2022-2023ed un risultato operativo risk adjusted di 1,5 miliardi in crescita di oltre il 15%.
“Arriviamo in condizioni molto buone per presentare il nuovo piano il prossimo 24 maggio”, ha aggiunto il numero uno di Piazzetta Cuccia durante la conference call con gli analisti.
L’Ad ha parlato anche della prossima assemblea di ottobre, che avrà all’ordine del giorno anche il rinnovo del CdA, alla luce dei recenti movimenti nell’azionariato e della crescita della partecipazione del gruppo Caltagirone al 9,9% della banca, dietro Delfin che detiene il 19,8%. “Lavoriamo con tutti gli azionisti per avere un buon risultato alla prossima assemblea”, ha affermato ,’Ad, annettendo che “la governance può essere sempre migliorata”. “Continuiamo a confrontarci con gli investitori, con tutti i tipi di azionisti, per capire cosa possiamo fare per migliorare”, ha aggiunto Nagel.
“A noi compete la gestione del gruppo e il nostro compito – ha detto rispondendo ad una domanda sull’aumento della quota di Caltagirone – è quello di tentare di dare le migliori soddisfazioni possibili a tutti i nostri azionisti e incentivare un engagement con loro che sia il più genuino e il più proficuo possibile“, mentre il compito del management è quello di “gestire la società rimanendo focalizzati sugli obiettivi e non distratti da altri tipi di iniziative”.
A proposito della tassa sugli extraprofitti delle banche, il manager ha affermato che “le banche devono rimanere in buona forma per finanziare l’economia in un momento di stretta della BCE. Il manager ha poi aggiunto che “Le banche italiane vengono da anni a tassi zero dove non sono stati applicati tassi negativi alla clientela in Italia, mentre nel centro e nord Europa molti istituti hanno messo tassi negativi ai clienti. Quello è stato un onere a carico della banche per molti anni e che oggi è giusto ricordare. Non si può solo considerare la parte positiva bisogna, considerare anche la parte negativa”.
A proposito dell’andamento del titolo in Borsa, che oggi scivola del 3% in Borsa, Nagel ha affermato che “è frutto un po’ del momento, un po’ delle aspettative della settimana” che scontano il tema inflattivo ed il “nervosismo per il debito americano”. Non ci basiamo sull’andamento della singola giornata, andiamo avanti col nostro progetto di banca”, ha concluso.