in

Manovra, Giorgetti: “Al Senato migliorati tutti i saldi di finanza”

(Teleborsa) – “Con riferimento all’esame della legge di bilancio l’esame del Senato ha prodotto una serie di cambiamenti che hanno nel complesso prodotto un miglioramento di tutti i saldi di finanza pubblica. È stata mantenuta intatta la quadratura e l’impianto della nostra proposta e il governo lo valuta positivamente”. È quanto ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in commissione Bilancio alla Camera. Tra le misure citate da Giorgetti figurano quelle sulla previdenza di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari ma anche le misure a contrasto del disagio abitativo o quelli relativi alle infrastrutture. “Quello che posso dire – ha aggiunto – è che le previsioni del governo con i documenti programmatici sono coerenti con quello che è previsto dal nuovo Patto di stabilità, non sono previste manovre aggiuntive”.

Sul superbonus – ha detto Giorgetti – “è il Parlamento a decidere, ma io so quale è il limite oltre il quale non si può andare, questa è la realtà dei numeri”. Il superbonus – ha proseguito – “è come una centrale nucleare che ancora non riusciamo a gestire”. Anche il bonus al 70% – ha aggiunto – “vi assicuro che visto da fuori è tantissimo, dobbiamo uscire un po’ da questa allucinazione di questi anni in cui ci sembra tutto dovuto” anche perché “quando fai debito lo paghi” e sono “miliardi sottratti agli italiani alle famiglie italiane, di spesa per la previdenza”.

L’accordo sul patto di stabilità – ha affermato Giorgetti – “è un compromesso, se un compromesso verso il basso o verso l’alto, io ho detto e ribadisco che le valutazione le faremo tra qualche tempo. Il successo italiano è la possibilità dell’allungamento fino a 7 anni per coloro che rispettano il Pnrr. Vuol dire che bisogna rispettare il Pnrr in tutto. Questa flessibilità è entrata ed è un grande successo del nostro Paese”. La discussione sul nuovo Patto di stabilità – ha aggiunto il ministro – “è viziata dall’allucinazione psichedelica degli ultimi quattro anni, dove abbiamo pensato che lo scostamento si poteva fare e il debito si poteva fare. Il problema non è l’austerità, è la disciplina per chi fa politica di prendere decisioni e attuarle anche se sono impopolari”. Giorgetti ha osservato che un veto avrebbe portato a “tornare a regole molto peggiori di quelle che il governo si troverà nei prossimi mesi”.

Sul fronte del Mes Giorgetti ha ritrattato la sua posizione spiegando di essersi limitato a dire che dopo quattro rinvii “una decisione il Parlamento per serietà avrebbe dovuta prenderla”. “Prima di tutto – ha affermato – io non ho mai detto né in Parlamento, né in Europa, né in nessuna altra sede che l’Italia avrebbe ratificato il Mes. Ho letto cose assurde, assolutamente false e vi prego di prenderne atto. Il Parlamento sovrano ha votato e ha votato come avevo anticipato in sede europea dove ho sempre detto che gran parte del Parlamento era contraria e l’esito sarebbe stato inevitabilmente questo”.

“Il Mes – ha concluso Giorgetti – non è né la causa né la soluzione del nostro problema che si chiama debito. Avete capito?. Dobbiamo concentrarci sul fatto che il debito in particolare quando costa ed è oneroso deve essere tenuto sotto controllo altrimenti il Paese non ce la fa. O ce la fa mantenendo la rendita, come direbbe qualche vecchio marxista, e non premiando chi fa produzione, chi lavora e chi intraprende, che è la missione del governo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

USA, Fed Richmond: peggiora a dicembre settore manifatturiero

Brilla Cytokinetics grazie a risultati studio farmaco Aficamten