(Teleborsa) – Il presidente francese, Emmanuel Macron, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sono volati a Pechino per incontrare domani il leader cinese, Xi Jinping. La volontà è quella di intavolare un confronto diretto sulle questioni più spinose, dall’Ucraina al commercio, per aprire una nuova pagina nelle relazioni Ue-Cina che presenti meno rischi per i partner europei. Un meeting fortemente voluto da Macron per mostrare a Pechino un’Europa unita. Von der Leyen prima del trilaterale vedrà alcuni rappresentanti delle aziende europee attive nel Paese asiatico e si confronterà con il premier Li Qiang. Al termine avrà un bilaterale con Xi Jinping.
La linea di Bruxelles è stata delineata la scorsa settimana durante l’intervento di von der Leyen al Mercator Institute for China Studies. “Il modo in cui la Cina continua a interagire con la guerra di Putin sarà un fattore determinante per il futuro delle relazioni Ue-Cina”. Una posizione decisa, confermata nel bilaterale ieri a Bruxelles tra l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell – che si recherà a Pechino la prossima settimana – e il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Prima della partenza la presidente ha telefonato anche al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per garantire che l’Ucraina sarà un argomento importante dell’incontro con i rappresentanti cinesi. In particolare ribadirà la posizione europea che mira ad una pace giusta che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Nel primo giorno in Cina, Macron ha invece incontrato la comunità francese. Il presidente francese ha dichiarato che la Cina può svolgere un “ruolo importante” nella ricerca di una “via per la pace” in Ucraina. Parigi si impegnerà “in questa responsabilità condivisa per la pace e la stabilità”. Per altro verso, il capo dell’Eliseo ha osservato che l’Europa non deve “separarsi” economicamente da Pechino: “non dobbiamo dissociarci e separarci” e la Francia “si impegnerà in modo proattivo a continuare ad avere relazioni commerciali con la Cina”. Oltre al quadro europeo, il viaggio di Macron ha anche una dimensione più interna. Al suo seguito sono arrivati anche una sessantina di dirigenti di grandi aziende francesi che sperano di riuscire a firmare importanti contratti, in particolare nel settore della transizione ambientale. Tra questi, i leader di Edf, Alstom, Veolia e Airbus.