(Teleborsa) – “Dobbiamo spiegare ai cittadini il nostro lavoro, in particolare nel caso della Corte dei Conti rendere conto ai cittadini di come sono stati spesi i soldi. Per i prossimi 10 anni il grosso della nostra attività sarà il Pnrr. Questi 207 miliardi vanno messi a terra, e per metterli a terra vanno fatti contratti, e in Italia abbiamo 43 mila stazioni appaltatrici, che possono mettere la firma. Quelle realmente operative sono 35 mila. La magistratura contabile, a differenza di quella penale, ha a che fare con i colletti bianchi, che quando vengono rinviati a giudizio nel 50% dei casi sono innocenti, ma hanno la carriera rovinata”. Lo ha detto Franco Massi, segretario generale della Corte dei Conti, nel corso della Tavola rotonda su “Come migliorare il sistema Giustizia” in programma nell’ambito del Forum “Insieme per domani”, organizzato da LaPresse, in corso di svolgimento a Roma oggi e domani.
“Si deve forse come prima cosa creare un’assicurazione obbligatoria per chi amministra soldi pubblici. Cavour già nel 1852 diceva che quando si accerta che la gente è incapace o disonesta, va cacciata. Ma l’altro 50% di innocenti (che è il 60% degli avvisi di garanzia) deve essere messo in condizione di essere protetto. Dobbiamo separare i prudenti, i dubbiosi, che alla luce di questi dati non vogliono firmare, da quelli che invece firmano e ‘la buttano in caciara’, come si dice a Roma. Anche a questo serve il controllo preventivo, e una volta che c’è stato il controllo e si è avuto l’ok, non si deve più avere preoccupazione. E quando non si può, serve il controllo concomitante, che possa impedire errori consigliando prima che vengano commessi. Con controllo preventivo, consultivo e controllo concomitante, impediamo che le cose funzionino male e facciamo funzionare la pubblica amministrazione”, conclude il segretario.