(Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che “il mandato recentemente conferito dal Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di salario minimo e lavoro povero costituisce la conferma della giustezza del ruolo che l’articolo 99 della nostra Costituzione conferisce al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro”. “Ma sarà solo l’inizio – ha sottolineato Giorgetti nel suo intervento alla cerimonia di insediamento della XI consiliatura del Cnel –. Il Cnel va restituito non solo all’architettura del nostro sistema istituzionale, ma soprattutto alla piena legittimità del dibattito politico, dalla quale è stata sostanzialmente allontanata nel corso degli ultimi anni”.
“Il tema dei salari e il tema della produttività debbono assieme contribuire alla ripresa di uno sviluppo inclusivo che permei tutta l’Italia, e realizzi un giusto allineamento delle retribuzioni basato sul principio incomprimibile della libera contrattazione tra le parti sociali”, ha aggiunto il ministro.
Stop a sussidi a pioggia o facili misure. Il ruolo del Governo è quello di impegnarsi in riforme strutturali per aumentare la competitività del sistema, ha poi affermato il ministro. “Intervenire con ogni genere di invenzioni pur di spendere denaro pubblico e sussidiare qualcuno o qualcosa, sempre più si è rivelato denso di conseguenze non volute e anzi nocive. Certamente sussidiare è più facile – ha spiegato Giorgetti –; impegnarsi invece in un coerente disegno di riforma dell’economia italiana che ne aumenti la produttività, è più complicato”.
“Tuttavia questo è il compito che la ragione economica e la morale impongono alla nostra attività di governo. Non possiamo più surrogare con facili misure il compito strutturale che ci è imposto”, ha aggiunto.