(Teleborsa) – Nuovo ruolo cruciale nell’attuazione del PNRR, firma del contratto di lavoro per i dipendenti pubblici, sblocco e nuove regole per i concorsi, passi avanti in tutte le piattaforme digitali: 2022 anno di grandi progetti e importanti novità per la Pubblica
Amministrazione, anche se è ancora presto per vedere i risultati concreti di queste iniziative. Ma uno è già evidente: gli interventi di innovazione spinti dal PNRR hanno reso più attrattivo il settore pubblico agli occhi degli italiani, come emerge da una ricerca di opinione pubblica realizzata nel mese di gennaio da FPA su un campione di oltre 500 cittadini rappresentativo della popolazione italiana e presentata oggi in occasione dell’evento di lancio dell’ottava edizione dell’FPA Annual Report, la pubblicazione che traccia il bilancio del 2022 e la prospettiva del nuovo anno per la P.A. italiana.
Ben il 64% degli intervistati ritiene oggi la P.A. un “datore di lavoro” attrattivo: il 22% perché pensa che nell’attuale contesto
la PA possa offrire un’esperienza professionale importante e il 44% per la stabilità occupazionale. Solo il 17% degli intervistati non la ritiene del tutto attrattiva. E sono in particolare i più giovani ad auspicare l’ingresso nella PA per realizzare una valida esperienza lavorativa (il 29% di chi ha 18-34 anni, contro il 17% di chi ha oltre 54 anni), più che per ricercare il classico “posto fisso”.
Gli italiani, inoltre, riconoscono i passi avanti compiuti nell’innovazione della PA. Il 67% riscontra benefici reali dalla digitalizzazione per cittadini e imprese. E considerando gli ambiti d’intervento del Pnrr i principali miglioramenti sono evidenziati proprio nella disponibilità dei servizi online (che secondo il 41% dei rispondenti è migliorata nell’ultimo anno), e nella loro facilità di utilizzo (migliorata secondo il 35% del campione). Sono meno quelli che vedono una maggiore semplificazione delle procedure (26%) e un maggiore contributo al risparmio energetico (21%). Solo un italiano su 8, infine, riconosce passi avanti nelle competenze del personale pubblico e (stessa quota) nelle procedure dei concorsi pubblici.
Sono importanti le novità che negli ultimi mesi hanno interessato i dipendenti pubblici. Si sono susseguite l’approvazione dei nuovi contratti del pubblico impiego, lo sblocco e digitalizzazione dei concorsi, l’emanazione delle Linee di indirizzo per i nuovi fabbisogni professionali, la creazione del portale InPA per l’accesso a tutti i concorsi, il portale e la guida alla compilazione del PIAO, il programma Capacity Italy per gli enti nell’attuazione del PNRR. Sono state modificate le norme che riformano la responsabilità dei dirigenti e dei
dipendenti pubblici, tutelando la discrezionalità di chi assume decisioni; è stato costruito l’ambizioso programma di formazione
“Ri-formare la PA”.
“Nel 2023, in una condizione di forte incertezza, diventa sempre più importante il ruolo della pubblica amministrazione che ha di fronte importanti sfide – dice Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Fpa –. Innanzitutto, ci sono gli impegni del Pnrr, molto più stringenti e complessi dell’anno passato, poi l’attuazione delle riforme varate, il rafforzamento del pubblico impiego e la revisione della spesa, individuando i veri sprechi ed evitando tagli lineari. La PA italiana non arriva impreparata a questo appuntamento, ma deve superare alcune debolezze strutturali che richiedono nuove competenze e motivazioni, con profili professionali adeguati ai bisogni attuali”