(Teleborsa) – , importante società svizzera attiva nel wealth management, ha registrato leggeri aumenti negli asset under management e negli afflussi di denaro durante i primi quattro mesi del 2023, in quello che ha definito “uno scenario difficile per i gestori patrimoniali, con incertezze in particolari aree del settore bancario verso la fine del periodo”.
Comunque, dopo un inizio lento, gli afflussi netti di nuovi capitali sono aumentati nell’ultima parte del periodo in esame e gli sforzi di reclutamento hanno portato a un aumento dell’onboarding di relationship manager (RM) nonché a una forte pipeline di assunzioni per il resto dell’anno.
Il margine lordo per i primi quattro mesi del 2023 è stato di poco superiore a 92 punti base (pb), leggermente inferiore ai quasi 93 pb raggiunti nella seconda metà del 2022, ma al di sopra degli 87 pb raggiunti nell’intero anno 2022.
A fine aprile 2023, gli asset under management ammontavano a CHF 429 miliardi, in aumento dell’1% dall’inizio dell’anno. L’aumento è stato trainato dalla performance positiva del mercato e dalla raccolta netta di nuovi capitali, in parte controbilanciati da un impatto valutario negativo, dovuto principalmente al rafforzamento del franco svizzero rispetto al dollaro, sviluppo che ha subito un’accelerazione in aprile.
La raccolta netta è iniziata lentamente all’inizio del 2023 e ha continuato a risentire del deleveraging della clientela, anche se in misura inferiore rispetto all’inizio del 2022. La raccolta netta è migliorata nell’ultima parte del periodo, determinando una raccolta netta di CHF 3,5 miliardi alla fine di aprile, ovvero CHF 5,2 miliardi escludendo l’effetto del deleveraging, con solidi contributi da parte di clienti domiciliati in Asia (soprattutto Hong Kong), Europa (soprattutto Regno Unito, Irlanda e Svizzera), Medio Oriente , e Israele.
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