(Teleborsa) – Italcementi, storica azienda italiana di materiali da costruzione che fa parte del gruppo tedesco , ha deciso di spostare dal Kilometro Rosso di Bergamo all’area metropolitana di Milano i propri uffici direzionali, preparandosi anche ad abbracciare il nuovo brand globale “Heidelberg Materials.
In un mondo sempre più globale – spiega Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi – un’azienda ambiziosa deve avere la lungimiranza di fare scelte importanti per il proprio futuro, come quella di avvicinarsi ancora di più al più importante centro economico del nostro paese e come quella di adottare il nuovo brand globale del gruppo, che è tra i maggiori player mondiali del nostro settore”
Il legame storico con Bergamo e il suo territorio resterà saldo: rimarrà in centro città (negli uffici di via Divisione Tridentina) una parte consistente della struttura amministrativa, mentre i laboratori di ricerca saranno trasferiti nella cementeria di Calusco D’Adda, in provincia di Bergamo, che resta uno degli impianti più importanti della rete produttiva di Italcementi insieme a quello di Tavernola Bergamasca.
L’attuale sede sarà ceduta entro l’anno a Brembo, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, che così espande il proprio quartier generale al Kilometro Rosso di Stezzano. Il moderno edificio, situato all’estremità nord del Kilometro Rosso, è stato progettato dall’architetto Richard Meier e realizzato nel 2012. L’intero complesso di cui fa parte la struttura si estende su una superficie complessiva di 23.000 metri quadrati.
“La crescita di Brembo continuerà ad attrarre nuovi talenti – commenta Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di – Da qui la decisione di espandere il nostro quartier generale, che non può che guardare a Bergamo e al Kilometro Rosso. Un luogo che è parte della nostra storia, nel quale convivono numerose realtà che hanno a cuore la ricerca e l’innovazione ai massimi livelli. Qui abbiamo solide radici e questo investimento rafforzerà ancora di più le relazioni profonde che abbiamo con il nostro territorio”.