(Teleborsa) – La Banca centrale israeliana ha deciso di aumentare il tasso ufficiale di 50 punti base al 3,75% dal 3,25%. Si tratta del settimo rialzo consecutivo, che porta il costo del denaro sui massimi degli ultimi 14 anni del 3,75% dal 3,25%. Nonostante gli aumenti dei tassi, il tasso di inflazione annuale è salito al 5,3% a novembre dal 5,1% di ottobre, ben al di sopra dell’intervallo obiettivo annuale del governo dell’1-3%. Nonostante ciò, l’inflazione in Israele rimane inferiore a quella della maggior parte delle economie avanzate.
“L’economia israeliana sta registrando una forte attività economica, accompagnata da un mercato del lavoro teso e da un aumento del contesto inflazionistico – si legge nello statement rilasciato a fine riunione – Il Comitato ha pertanto deciso di proseguire il processo di aumento del tasso di interesse. Il ritmo dell’aumento del tasso di interesse sarà determinato in base ai dati di attività e all’andamento dell’inflazione, al fine di continuare a sostenere il raggiungimento degli obiettivi politici”.
Il dipartimento di ricerca della Banca d’Israele ha rivisto le sue previsioni macroeconomiche. Nella sua nuova valutazione, il PIL crescerà del 2,8% nel 2023 e del 3,5% nel 2024. Il tasso di disoccupazione (25-64 anni) dovrebbe raggiungere una media del 4% sia nel 2023 che nel 2024. Il tasso medio di inflazione nel quarto trimestre del 2023 dovrebbe essere del 3% nel 2023 e dovrebbe scendere al 2% nel 2024. Inoltre, il rapporto debito/PIL dovrebbe essere del 62% nel 2023 e del 61% nel 2024.