(Teleborsa) – potrà valutare “maggiori opportunità di investimento o remunerazione degli azionisti” entro i l 2026. Lo ha assicurato il Direttore generale della tower company italiana, Diego Galli, in una intervista a Il Sole 24 Ore, a margine della presentazione del piano industriale 2023-2026 che prevede un’accelerazione degli investimenti a 900 milioni di euro per la realizzazione di nuovi siti, l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e lo sviluppo delle micro-antenne (DAS).
“C’è sicuramente un positivo interesse da parte del mercato verso gli asset delle torri”, ha affermato il manager, aggiungendo “riteniamo positivo che gli investitori vedano valore in INWIT”.
Il gruppo – ha spiegato Galli – resta focalizzato “nel supportare le esigenze del mercato di maggiore copertura e densificazione”, in quanto ci sarà bisogno dell’installazione di oltre 8mila nuove torri e 50 mila antenne nei prossimi anni. A proposito del rapporto fra torri tradizionali (macro-grid) e micro-antenne (DAS e small cells) ha detto che queste ultime “si dovranno integrare in modo efficace con le torri, che sono sempre più al centro dell’ecosistema digitale”. grazie alle loro caratteristiche che condivisione e distribuzione.
Il Dg di INWIT ha confermato che le micro-antenne conosceranno un grande sviluppo, in ogni settore, ed ha ribadito che “una buona parte degli investimenti previsti dal nuovo piano industriale sono indirizzati proprio al forte sviluppo delle micro-coperture dedicate indoor con sistemi Das”.
Galli ha parlato anche del problema dei limiti elettromagnetici in Italia, che sono 100 volte inferiori ai limiti raccomandati dall’UE ed adottati da altri Paesi europei. Un problema – ha il manager – che non è risolvibile con le small cells, le quali “integrano ma non sostituiscono il segnale radiomobile delle torri di trasmissione” e andrà quindi risolto con “buon senso”, attraverso l‘adeguamento normativo dei limiti di emissione elettromagnetica in Italia, in modo da garantire una “maggiore competitività ed efficienza dell’industria”.
A proposito del PNRR, il manager ha affermato che rappresenta “un’opportunità di crescita e sviluppo delle infrastrutture” e consentirà di “ridurre il digital divide”, ma occorre “accelerare negli iter autorizzativi per rispettare i target fissati”. La copertura in 5G delle aree più remote del Paese, aggiudicata a INWIT con TIM e Vodafone, sta “procedendo velocemente, in linea con i programmi previsti”, e così il progetto portato avanti con Open Fiber per la copertura in FWA di 600 comuni, che procede “in maniera spedita”.