(Teleborsa) – Il 2023 è iniziato in modo molto positivo per il mercato italiano, soprattutto grazie ai segnali di presunto raggiungimento del picco inflattivo. Tuttavia, nelle prossime settimane è possibile che nuove azioni restrittive e commenti delle Banche centrali possano innescare una correzione. Lo scrive il Team di Ricerca di nel Report mensile sulle Mid Small Cap italiane.
“Detto questo, guardando al 2023, vediamo motivi di ottimismo (i titoli italiani sono scambiati a valutazioni attraenti, la riapertura della Cina dovrebbe sostenere la domanda globale) e in particolare sovrappeseremmo le mid-small caps, poiché riteniamo che questa asset class possa invertire la sottoperformance sofferta nel 2022 (i titoli growth dovrebbero ritrovare slancio)”, si legge nel documento.
In questo scenario, Intermonte ritiene che la direzione delle stime – che emergerà dai risultati trimestrali – rimarrà “il principale fattore discriminante per la selezione del portafoglio” e quindi conferma la preferenza per i titoli di qualità esposti a trend solidi, soprattutto nel settore IT.
“La liquidità rimane limitata, come confermano anche i flussi negativi registrati dai fondi PIR”, viene osservato.
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