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Inps, sale numero di lavoratori assicurati: +727mila nel 2022, aumentano i contributi versati (+8,8%)

(Teleborsa) – Aumenta il numero di lavoratori assicurati. In base al Rendiconto sociale dell’Inps presentato oggi dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ), Roberto Ghiselli, nel 2022 risultavano iscritti all’Istituto 727.357 unità in più rispetto all’anno precedente mentre i contributi versati sono aumentati dell’8,8%. Ghiselli ha sottolineato inoltre come si sia ridotta, dopo la pandemia, la spesa per la cassa integrazione passata da circa sei miliardi a circa un miliardo di euro con 145 milioni di ore effettivamente utilizzate dalle aziende nel 2022 a rispetto ai 989 milioni di ore nel 2021, con 865 mila lavoratori coinvolti dalle sospensioni rispetto ai 3 milioni dell’anno precedente.

Dal Rendiconto è inoltre emerso come sia invece aumentata la spesa per le famiglie con l’introduzione dell’Assegno unico e universale. Sommando AU e ANF (Assegno al nucleo familiare), la spesa è aumentata da 6,6 miliardi di euro del 2021 a 16,3 miliardi di euro nel 2022. La spesa per le pensioni è invece cresciuta in termini nominali del 3,8%, valore inferiore alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo registrata nell’anno, pari all’8,1%, e le pensioni previdenziali complessivamente liquidate nel 2023 sono state 28.375 in meno rispetto all’anno precedente (-3,1%).

“Nel 2023 stiamo osservando una effetto combinato tra una lieve crescita dei pensionamenti, attraverso quota 103 rispetto a quota 102, e un crollo invece delle uscite con Opzione donna per effetto della mutata normativa – ha sottolineato Ghiselli –. Al di là di quelle che saranno le novità in materia previdenziale contenute nella prossima Legge di bilancio, il tema è importante considerando l’entità delle persone interessate, praticamente tutta la popolazione del Paese e delle risorse impegnate, con problemi di sostenibilità sia sociale che economica, attuali e di prospettiva”.

“In questo contesto – ha aggiunto – mi limito a sottolineare che sarebbe necessaria una riflessione organica e una definizione normativa stabile che superi la prassi che ha caratterizzato questi ultimi venti anni di provvedimenti temporanei o sperimentali per dare certezza alle persone, stabilità e flessibilità al sistema”.

Sul fronte della vigilanza, le ispezioni sono passate da 12.025 del 2021 a 10.576 del 2022 e l’evasione accertata passa dai 746 milioni di euro ai 719 milioni di euro. In controtendenza con l’andamento generale, si evidenzia un incremento del numero dei verbali a carico dei committenti obbligati solidali (2.015) e degli importi ad essi associati (163.642.072 euro), emessi dagli Ispettori Inps. “Questo dato, coerente con un trend di decrescita degli ultimi anni, è determinato – si legge nel rendiconto – dal drastico calo del numero di Ispettori Inps, a seguito del blocco delle assunzioni vigente dal 2015, attività non adeguatamente bilanciata dall’Inl, che non è stato in grado di realizzare adeguatamente i suoi obiettivi di integrazione. Su questo tema è necessario che il decisore politico scelga quale strada intraprendere in prospettiva: rafforzare e realizzare una effettiva ed efficace integrazione dell’attività ispettiva nell’Inl oppure, ripensare il percorso, sempre nell’ottica di una collaborazione fra gli Enti, attraverso il rafforzamento del nostro Istituto con lo sblocco delle assunzioni.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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