(Teleborsa) – La crescita globale rallenta, ma l’economia si è dimostrata più resiliente del previsto. Lo ha confermato il governatore della banca d’Italia Ignazio Visco nel suo intervento al Development Commettee, in occasione delle assemblee primaverili di Fmi e Banca mondiale Washington.
Il numero uno di Palazzo Koch ha però avvertito che c’è un contesto estremamente incerto e permangono rischi al ribasso sulle previsioni. Crescita e inflazione – ha aggiunto – continueranno a risentire negativamente della guerra in Ucraina. “A livello globale abbiamo diversi fattori da considerare. Certamente l’incertezza legata alla guerra non è finita”, ha spiegato Visco, aggiungendo che c’è anche “una crescente preoccupazione a livello globale dei rischi di un ritorno a divisione in blocchi“, cui si aggiungono le recenti “turbolenze finanziarie” non legate all’Europa, ma presentano “rischi di contagio” su cui è bene vigilare. “Questi episodi – ha aggiunto il governatore – rimarcano l’importanza di una solida regolamentazione e di una attenta vigilanza sull’esposizione degli intermediari ai rischi dai tassi di interesse e di liquidità”.
Visco ha confermato che le banche italiane “stanno bene” e “sono solide”, avendo liquidità sufficienti ed una redditività buona ed avendo fatto molti progressi sulla riduzione dei crediti deteriorati (NPL).
Visco ha poi parlato della BCE e della politica monetaria, affermando che “la direzione è chiara” e si muove verso il rialzo dei tassi di interesse, ma il problema riguarda “la velocità e la mole dei possibili movimenti, che dobbiamo decidere solo volta per volta, in base alle informazioni che giungono”.
Il governatore ha anche confermato che “l’inflazione totale è calata in maniera consistente e questo è dovuto prevalentemente ai prezzi dell’energia” e che “il rialzo che continuiamo a vedere nell’inflazione di fondo è anche da considerare come un ritardo di reazione al rincaro dell’energia durante lo scorso anno”.