(Teleborsa) – Wall Street si muove in ribasso, con il sentiment che è colpito dalle turbolenze di (in caduta libera nelle quotazioni europee durante la mattinata, dopo che il suo principale azionista ha escluso di investire ulteriormente nella travagliata banca svizzera), che hanno rinnovato i timori di una crisi bancaria.
Già nei scorsi scorsi si erano infatti manifestate forti tensioni sui titoli del settore, provocate fallimento della e , che ha costretto i Regolatori (Fed, FDIC e Tesoro USA) ad intervenire con un consistente piano di salvataggio per i depositanti e le istituzioni colpite dalla crisi. Il re degli hedge fund Ray Dalio ha affermato che “questo fallimento bancario è un canarino nella miniera di carbone“, ovvero una “dinamica dei primi segni che avrà effetti a catena nel mondo del venture capital e ben oltre”.
Intanto, alcuni dati economici statunitensi hanno mantenuto vive le speranze di una mossa di politica monetaria meno aggressiva da parte della Federal Reserve la prossima settimana.
Le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% a febbraio, rispetto a una crescita del 3,2% a gennaio e a previsioni di una contrazione dello 0,3%. Inoltre, i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,6% a febbraio su base annua, contro le aspettative di un aumento del 5,4%. Sempre sul fronte macro, è peggiorato a marzo 2023 l’indice manifatturiero Empire State di New York.
“In un contesto in cui la Fed è pronta a mantenere condizioni finanziarie rigide, sia a causa del mercato del lavoro sia per l’inflazione persistente, la volatilità associata a una simile situazione non è per forza una cattiva notizia – ha commentato Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac – Il recente stress del settore bancario porterà a condizioni di prestito ancora più rigide (le aziende hanno accumulato manodopera, le banche ora accumuleranno contanti) e peserà quindi sulla domanda (il che va in un certo senso a favore della Fed)”.
Intanto, i prezzi del greggio sono scesi ai minimi degli ultimi 15 mesi, mentre i timori per l’economia globale sono aumentati sulla scia dei crolli bancari statunitensi. Anche il rimbalzo relativamente piccolo della produzione industriale in Cina ha indotto a sciogliere alcune scommesse sulla domanda cinese. In particolare, il Brent è sceso sotto i 75 dollari al barile per la prima volta dalla fine del 2021.
Giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,20% sul ; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’, che continua la giornata a 3.875 punti. Sotto la parità il , che mostra un calo dello 0,54%; con analoga direzione, variazioni negative per l’ (-0,93%).