(Teleborsa) – K.EY – The Energy Transition Expo, la manifestazione di punto di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo sulla transizione energetica, ha aperto oggi i battenti alla fiera di Rimini per la prima volta in forma autonoma, con una veste totalmente rinnovata. Non più assieme ad Ecomondo, e con un’inedita collocazione in primavera, l’attrazione dell’evento (aperto fino a venerdì 24 marzo) è già nei numeri: circa 600 brand presenti, dei quali il 28% dall’estero, con la presenza dei principali leader di mercato in tutti i settori e un significativo ampliamento delle filiere. La superficie espositiva è raddoppiata rispetto alle edizioni precedenti: 12 padiglioni, con sei aree espositive tematiche dedicate a ciascuno dei sei settori merceologici della manifestazione, confermando la vivacità del mercato.
All’Opening Ceremony, hanno partecipato Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Vannia Gava, viceministro MASE, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, assessore alla Transizione Ecologica, Blu Economy, Statistica del Comune di Rimini, Roberto Luongo, direttore ICE e Paolo Arrigoni, presidente GSE.
“Nel nostro lavoro – ha detto Peraboni – si creano delle alchimie come quella che venticinque anni ha fatto nascere Ricicla, diventata Ecomondo, e che ha accompagnato la svolta di quella che oggi viene chiamata economia circolare. Ebbene oggi, la stessa alchimia che si è venuta a creare con aziende e associazioni di settore accompagna K.EY, che ha lasciato cinque mesi fa Ecomondo e che oggi ha il triplo delle aziende presenti. E non è un caso che si stia sviluppando in questo territorio che sa esprimersi anche dal punto di vista fieristico e che ha l’ambizione di essere eccellenza e leadership”.
“Riuscire a gestire insieme il nostro patrimonio industriale e produttivo e un settore turistico particolarmente rilevante è una grande sfida – ha dichiarato Montini –. Eventi fieristici così importanti nell’ambito della sostenibilità, come Ecomondo e Key Energy, che oggi si trasforma in K.EY – The Energy Transition Expo, sono per il nostro territorio uno stimolo ad essere sempre più innovativi e all’avanguardia: c’è uno scambio sinergico tra territorio, sistema produttivo, industriale e turistico e tutto ciò che queste fiere portano a livello nazionale e internazionale e sul nostro territorio”.
“Il Gse – ha affermato Arrigoni – ha sempre più la consapevolezza di svolgere un ruolo centrale nel sostegno alla transizione energetica, avendo oggi come finalità lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, declinata attraverso la gestione dei meccanismi di incentivazione. Lavoreremo a fianco degli operatori, e siamo anche qui a Rimini con questa missione, per collaborare in un percorso comune che porterà alla decarbonizzazione”.
“Il ruolo degli enti fieristici è assolutamente centrale – ha ricordato Luongo – non sono solo un contenitore e un’occasione di incontro e contatto, ma uno strumento della politica industriale del nostro Paese, che significa anche essere proiezione internazionale dei settori più avanzati e ad alta tecnologia come quello delle energie rinnovabili e della transizione energetica, rappresentati da questa manifestazione e su cui l’Italia sta puntando molto. Abbiamo portato a K.EY oltre 350 operatori esteri provenienti da oltre 25 Paesi, che vuol dire consentire alle imprese di avere contatti diretti e aprirsi a collaborazioni con centri di ricerca e laboratori internazionali”.
“Abbiamo sottoscritto in Regione – ha sottolineato Bonaccini – un nuovo patto per il lavoro sul quale è stata aggiunta la parola clima che non mettesse in contrapposizione ambiente e lavoro. E i risultati sono arrivati: siamo la prima regione in Europa per valor aggiunto di produzione industriale tra il 2015 e il 2022, mentre in Italia siamo la prima regione per export pro-capite. Ma siamo anche la regione dei sì al rigassificatore, e al progetto di eolico offshore al largo di Ravenna, ben sapendo che oggi serve gas, ma il futuro sarà solo delle rinnovabili”.
“Il tema della transizione energetica a cui è dedicata questa importantissima fiera, nata dalla costola di Ecomondo, è fondamentale, così come quello dell’economia circolare – ha concluso Gava –. È evidente che ognuno dovesse prendere la propria strada, pur mantenendo per certi versi una sinergia. Per realizzare la transizione ecologica abbiamo bisogno di semplificare le procedure autorizzative e accorciare i tempi, ma anche e soprattutto di fare cultura ambientale spiegando a tutti gli attori coinvolti che è un percorso necessario. È un’opportunità che non possiamo perdere, per salvaguardare l’ambiente e l’economia del Paese, e che dobbiamo cogliere con i giusti tempi, senza sforare l’obiettivo 2050″.
In contemporanea con K.EY si svolge la terza edizione di ForumTech, evento di formazione e informazione di ITALIA SOLARE focalizzato sul ruolo dei sistemi di accumulo nel mercato elettrico, sulle sfide tecnologiche per l’O&M in Italia e la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici. K.EY si svolge inoltre in concomitanza con DPE The European Exhibition of Electrical power System, la manifestazione europea dedicata all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l‘Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria.