(Teleborsa) – “La nostra strategia di sviluppo prevista a Piano poggia su solide basi ed è volta a conquistare maggiori livelli di efficienza, potenziare tutti i servizi gestiti e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture, affiancando i territori serviti nella transizione ecologica, anche con l’ausilio dei fondi del PNRR”. Lo ha affermato Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo , dopo che il CdA della multiservizi ha approvato il nuovo piano industriale. Previsto un margine operativo lordo al 2026 di circa 1,5 miliardi (+246 milioni rispetto al 2021) e investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi (+53% rispetto agli ultimi 5 anni).
“Avendo già da molti anni ottimizzato le emissioni dei nostri processi produttivi, la nostra attenzione sarà sempre più focalizzata a supportare le famiglie e le imprese e tutti i nostri stakeholder in questa transizione – ha aggiunto Iacono – A riconferma della nostra solidità, inoltre, la crescita prevista in arco Piano sarà associata a una conservativa leva finanziaria che consentirà di cogliere ulteriori opportunità“.
Hera ha spiegato che la positiva generazione di cassa in arco Piano sarà in grado di coprire il piano di investimenti, riportando progressivamente la leva finanziaria al di sotto della soglia del 3x, con l’obiettivo di arrivare a 2,8x al 2026.
La società ha detto che alle recenti operazioni di M&A (la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR) “si aggiungeranno ulteriori acquisizioni di realtà operanti nei business dell’ambiente e dell’energia che permetteranno l’ampliamento dell’offerta di servizi del gruppo o l’estrazione di sinergie”.