(Teleborsa) – Vittoria netta del partito conservatore di Kyriakos Mitsotakis nelle elezioni parlamentari in Grecia che si sono tenute nella giornata di ieri. Nuova Democrazia (ND) ha ottenuto il 40,8% dei voti (risultati ancora parziali), in netto vantaggio sulla sinistra dell’ex premier Alexis Tsipras, che si ferma al 20% dei voti, davanti al partito socialista Pasok-Kinal che incassa l’11,6%. Tuttavia, Mitsotakis se non raggiungerà il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento ha già fatto intendere che porterà il Paese di nuovo alle urne a fine giugno per consolidare il risultato.
Il leader conservatore ha definito la sua vittoria “un terremoto politico” e ha fatto capire che vuole andare a nuove elezioni, che potrebbero tenersi alla fine di giugno o all’inizio di luglio, e gli consentiranno, se confermerà questa performance, di ottenere la maggioranza assoluta. “Il risultato ha dimostrato che ND ha il consenso dei cittadini a governare da solo”, ha dichiarato Mitsotakis.
Le elezioni di ieri si sono svolte infatti con un nuovo sistema elettorale proporzionale, che elimina l’assegnazione dei 50 seggi al partito più votato, ma quando si tornerà a votare il premio di maggioranza verrà reintrodotto: e al governo di destra basterà il 37% dei voti per governare con la maggioranza assoluta dei seggi. La Grecia oggi gode di una situazione economica abbastanza positivo: la disoccupazione e l’inflazione sono diminuite, mentre la ripresa del turismo post-Covid ha portato la crescita al 5,9% nel 2022. Quelle di ieri sono le prime elezioni in Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali.
Si tratta di un duro colpo per Tsipras, che ha perso la sua quarta battaglia elettorale consecutiva dopo essere stato premier dal 2015 al 2019, mandato durante il quale ha condotto i negoziati molto difficili con i creditori che fecero quasi uscire la Grecia dall’euro. Tsipras ha lasciato sul terreno un terzo dei voti ottenuti nel 2019, e in alcune aree è perfino arrivato alle spalle del partito socialista Pasok-Kinal, guidato dal 44enne Nikos Androulakis.
Un’altra vittima del voto è stato l’ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il cui partito di sinistra anti-austerità MeRA25 non è riuscito nemmeno ad arrivare in Parlamento. Il migliore alleato del governo di destra sono state le divisioni dell’opposizione, che è andata al voto frammentata e conflittuale. Mitsotakis ha commentato: “Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro, un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte” e ha aggiunto: “Sono fiero e sento il peso della responsabilità per un risultato così importante”.