(Teleborsa) – Come anticipato, il Governo “congela” il dossier Mes, rinviandolo all’autunno. Una decisione che non piace alle opposizioni. Fatto sta che ieri l’aula della Camera, con 195 si e 117 contrari, ha approvato la questione sospensiva della maggioranza che sospende per quattro mesi l’esame della pdl di ratifica del Mes. Approvazione che ha immediatamente suscitato interventi duri da parte delle opposizioni.
“L’unico risultato del governo è bloccare l’entrata in vigore di uno strumento utile e indebolire la credibilità dell’Italia di fronte all’Europa”, dichiara la capogruppo del Pd Chiara Braga. “Non siete in grado di ratificare il Mes – aggiunge – perché siete divisi non solo nel governo, ma anche all’interno dei vostri partiti”. Critico anche Luigi Marattin del gruppo Azione-Italia Viva. “Sapete benissimo – dice in Aula – che in questa richiesta di sospensiva ci sono scritte alcune tra le più grandi falsità che abbiano mai messo piede in una istituzione repubblicana. Adesso questa sceneggiata ha superato ogni limite.
Anche il deputato di +Europa Benedetto Della vedova si rivolge usando toni duri nei confronti della maggioranza. “Voi – afferma – con il vostro sovranismo state trascinando l’Italia a fare una bruttissima figura. Questo rinvio farà bene a Meloni ma non al Paese”.
Nel suo intervento il deputato M5s Riccardo Ricciardi dice: “voi fate un giorno da leoni qua e poi 100 da pecora in Europa”. “Dovevate essere – conclude – quelli spavaldi e coraggiosi. Aspettiamo 4 mesi per vedere l’ennesima giravolta che farete alle spalle degli italiani”.
Tuttavia, ad anticipare la strategia del Governo ci aveva pensato la stessa Premier Meloni: “Ritengo contrario all’interesse nazionale accelerare la ratifica del trattato di riforma del Mes mentre il governo è impegnato nel negoziato decisivo per la modifica del Patto di stabilità e il completamento dell’Unione bancaria”, aveva detto intervistata da Il Corriere della Sera.
“Se abbiamo presentato una questione sospensiva alla richiesta delle opposizioni di ratifica immediata è perché questi strumenti vanno visti insieme. Chi oggi chiede la ratifica non sta facendo l’interesse italiano”.