(Teleborsa) – In calo l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di febbraio 2023, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 47,4 punti, rispetto ai 48,9 di gennaio e i 49,3 attesi dal mercato.
L’indicatore è dunque ancora sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita.
La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 53,6 punti dai 52,3 di gennaio. Il consensus era per 51,5 punti.
Il PMI Composite si è attestato a 50,7 punti, dai 50,7 punti del mese precedente.
“La crescita modesta e stabile segnalata dal Jibun Bank Flash Japan Composite PMI a febbraio ha mascherato tendenze molto diverse tra il settore manifatturiero e quello dei servizi a metà del primo trimestre dell’anno – ha commentato Andrew Harker, Economics Director di S&P Global Market Intelligence – I fornitori di servizi hanno registrato aumenti più marcati dell’attività e dei nuovi affari quando l’ultima ondata della pandemia di COVID-19 è svanita, fornendo una spinta alla domanda. Il quadro è stato invece molto meno positivo nel settore manifatturiero, dove i nuovi ordini e la produzione sono diminuiti al massimo in poco più di due anni e mezzo”.
“Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche sono rimaste ostinatamente elevate su tutta la linea – ha aggiunto – I costi di acquisto sono aumentati al ritmo più veloce dallo scorso ottobre, con le imprese che a loro volta hanno anche aumentato i prezzi alla produzione a un ritmo più rapido rispetto a gennaio. Le aziende sperano di vedere le pressioni sui prezzi allentarsi in modo significativo nei prossimi mesi per fornire un certo supporto alla domanda dei clienti”.