(Teleborsa) – Stabile l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di gennaio 2023, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,9 punti, rispetto ai 48,9 di dicembre 2022 e i 49,4 attesi dal mercato. L’indicatore è dunque ancora sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita, ed è la lettura più bassa dall’ottobre 2020.
Le condizioni della domanda sono rimaste modeste e hanno portato a forti riduzioni della produzione e dei nuovi ordini, sebbene in entrambi i casi i tassi di calo siano scesi ai minimi di tre mesi.
La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 52,4 punti dai 51,1 di dicembre. Il consensus era per 51,4 punti. Il PMI Composite si è attestato a 50,8 punti, dai 49,7 punti del mese precedente.
“Il settore privato giapponese ha iniziato il 2023 con una nota più positiva, come segnalato dal ritorno dell’attività in territorio di crescita a gennaio – ha commentato Laura Denman, economista di S&P Global Market Intelligence – Tuttavia, analogamente alle tendenze registrate in gran parte degli ultimi sei mesi, è rimasta una divergenza tra il settore manifatturiero e quello dei servizi”.
“Mentre le aziende manifatturiere hanno continuato a far fronte alla debole domanda dei clienti, i fornitori di servizi hanno ottenuto guadagni sostenuti dal programma di sussidi di viaggio e dal recente allentamento delle misure Covid“, ha spiegato.
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