(Teleborsa) – , una delle più importanti multinazionali statunitensi attive nella produzione di alimenti, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2024 (terminato il 26 novembre 2023) con vendite nette scese del 2% a 5,1 miliardi di dollari, con un volume inferiore parzialmente controbilanciato da una realizzazione e da un mix di prezzi netti favorevoli. Le vendite nette organiche sono state inferiori del 2% rispetto ai risultati di un anno fa, che erano cresciuti a doppia cifra.
L’utile operativo di 812 milioni di dollari è aumentato del 2%, grazie all’aumento dell’utile lordo in dollari e alle minori spese per compensi e benefit, parzialmente controbilanciate da una svalutazione dell’avviamento relativa all’unità di reporting dell’America Latina. Gli utili netti attribuibili a General Mills, pari a 596 milioni di dollari, sono diminuiti del 2%. L’EPS è aumentato dell’1% a 1,02 dollari, mentre l’EPS rettificato di 1,25 dollari è aumentato del 14% a valuta costante.
“Sebbene abbiamo assistito a una ripresa dei volumi più lenta del previsto nel secondo trimestre in un contesto di consumatori ancora difficile, abbiamo generato una crescita dei profitti grazie principalmente ai forti risparmi sui costi di HMM – ha affermato il CEO Jeff Harmening – Stiamo adattando i nostri piani all’ambiente in evoluzione dei consumatori e restiamo concentrati sulla promozione della crescita a lungo termine, con la priorità di vincere attraverso l’innovazione, la costruzione del marchio e l’esecuzione in negozio”.
“Allo stesso tempo, stiamo intensificando le prestazioni dei nostri HMM ed eliminando ulteriormente i costi legati alle interruzioni nella catena di fornitura – ha aggiunto – Per l’intero anno, abbiamo rivisto le nostre prospettive principali per tenere conto di una ripresa dei volumi più lenta, ristretto le nostre aspettative di profitto e di utili per azione entro i nostri intervalli di orientamento originali e mantenuto le nostre prospettive per una forte conversione del free cash flow”.
General Mills prevede ora che le vendite nette organiche oscilleranno tra un calo dell’1% e un livello stabile nell’intero anno fiscale 2024, rispetto alla precedente crescita compresa tra il 3 e il 4%, riflettendo una ripresa dei volumi più lenta nell’anno fiscale 2024. Si prevede ora che l’utile operativo rettificato e l’EPS rettificato aumenteranno dal 4 al 5%, rispetto al precedente intervallo compreso tra il 4 e il 6% in valuta costante.