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Franco Stevanato: concentrati sulla crescita organica, acceleriamo in Italia e USA

(Teleborsa) – “Il 2022 ha dimostrato che la nostra strategia di focus sui prodotti ad alto valore aggiunto sta funzionando, visto che trovano grande interesse nei nostri clienti, e questo ha portato una crescita a doppia cifra della top line e – ancora più importante in prospettiva – il fatturato dei prodotti high-value ha toccato quasi il 30%, mentre nel 2019 era solo al 17%”. Lo ha detto a Teleborsa Franco Stevanato, Executive Chairman di , commentando i risultati del 2022. L’esercizio si è chiuso con ricavi in crescita del 17% a 983,7 milioni di euro e un utile netto in crescita del 6,5% a 143 milioni di euro.

I numeri del gruppo veneto sono stati apprezzati anche dagli investitori, con il titolo che è subito scattato al rialzo al New York Stock Exchange, dove è quotato da luglio 2021. Dopo un 2022 con le azioni ben al di sotto del prezzo di collocamento di 21 dollari, il titolo ha sperimentato un deciso re-pricing da inizio 2023, guadagnando oltre il 30%.

“Finora abbiamo centrato un po’ tutte le trimestrali e stiamo cercando soprattutto di essere coerenti. La storia di lungo periodo l’abbiamo raccontata, abbiamo cominciato a presentarci di persona agli investitori, adesso vedo che ci stiamo sempre più creando una credibilità e un ottimo rapporto con gli investitori“, ha spiegato l’Executive Chairman del fornitore globale di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci e per la diagnostica destinate all’industria farmaceutica, biotecnologica e life science.

Stevanato Group, proprio per il focus su soluzioni ad alto valore, sta modificando il proprio approccio commerciale: “Non vendiamo più solo un componente di vetro, ma lo vendiamo lavato, siliconato, sterilizzato e pre-assemblato. Vendiamo valore al cliente, che può dare in out-sourcing a noi tutta una parte delle sue attività, e così può concentrarsi nello sviluppo del prodotto o nel riempimento”.

Intanto, come previsto, la crescita dei ricavi è stata parzialmente compensata dalla diminuzione dei ricavi correlati al Covid-19, che hanno rappresentato l’11% dei ricavi nel 2022. “Nel 2023 prevediamo che il Covid sarà al 2-3% del fatturato, diventando una delle tante linee di business – ha spiegato il manager – Noi però nel settore dei vaccini siamo da 30 anni e di fatto abbiamo una crescita fortissima, ad esempio in quelli per le malattie stagionali, e ora con le nuove tecnologie mRNA è una delle aree terapeutiche in cui stiamo crescendo di più”.

Proprio per rispondere a una domanda crescente, il gruppo italiano sta accelerando gli investimenti negli Stati Uniti e Italia, rallentando le tempistiche relative all’espansione in Cina. “Abbiamo avuto un’accelerazione delle richieste di prodotti sterili per il mercato europeo e americano – ha detto Franco Stevanato – La scelta di aumentare la capacità in Europa, America e Asia rimane confermata, ma abbiamo fatto una rimodulazione, schiacciando l’acceleratore in Italia e USA per rispettare i contratti coi clienti e leggermente rallentato in Cina, ma prevediamo di ripartire nel 2024. L’Asia rimane infatti un pillar strategico per la nostra crescita”.

L’Executive Chairman, che parte della terza generazione della famiglia che ha fondato l’azienda (in particolare è stato il nonno Giovanni), ha spiegato anche che per il momento Stevanato non pensa a operazioni straordinarie come dual-listing o M&A, ma rimane “molto concentrato sulla crescita organica“. “Abbiamo appena finito il nuovo stabilimento a Piombino Dese e nel 2024 deve partire lo stabilimento a Fishers (Indiana), che nel periodo 2021-26 prevede un CapEx di 500 milioni di euro, quindi il nostro focus è mettere in full potential la nostra crescita organica”, ha specificato.

Per sbloccare tutto il proprio potenziale, sta anche portando avanti un piano “per aumentare sempre più la presenza vicino ai clienti, e infatti da 16 stabilimenti andremo a 18-19 nel prossimo anno in 9 paesi diversi, per accelerare la ricerca e sviluppo così da migliorare la qualità e per potenziare i Technology Excellence Center in modo da essere più proattivi con i clienti e diventare un partner fin dalle fasi iniziali di sviluppo dei prodotti”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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