(Teleborsa) – “Le gravi limitazioni alla circolazione delle merci attraverso trafori alpini e passo del Brennero costituiscono un pericolo molto serio per le aziende esportatrici italiane; basti pensare che il 60% del nostro export passa per le Alpi e Germania e Francia sono i primi due mercati europei di destinazione e fornitura per le imprese italiane. Le difficoltà nella movimentazione delle merci legate alle infrastrutture costituiscono un costo inaccettabile per le aziende esportatrici in un paese nel quale il trasporto su gomma pesa in misura eccessiva sul totale”. È quanto rileva Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export, il primo Think tank specificamente dedicato alla discussione e al confronto sull’export e il Made in Italy che raggruppa 2067 imprese, istituzioni ed associazioni per un totale di circa 200 miliardi di euro di fatturato.
“Chiediamo con urgenza al Ministro Salvini – questo l’appello di Zurino – un piano d’urgenza mirato alle esigenze dell’export e basato sul potenziamento del trasporto ferroviario su merci, che in Italia con il 10% ha una media nettamente inferiore a quella europea che si attesta al 18%, e sulla modernizzazione della portualità, un settore strategico che muove 500 milioni di tonnellate di merce ogni anno, per oltre 200 miliardi di euro di valore. L’Italia è il secondo Stato europeo, dopo i Paesi Bassi, per movimentazione di merci via mare. L’export italiano vale oggi oltre un terzo del nostro PIL e l’assenza di colli di bottiglia infrastrutturali è essenziale per garantirne la piena competitività”.