(Teleborsa) – “Dal 1980 ho sentito parlare ininterrottamente di lotta all’evasione. Ma se l’evasione oscilla da 75 a 100 miliardi ogni anno, e l’Agenzia delle entrate ha fatto parecchio e nel 2022 ha recuperato 20 miliardi, significa che il sistema di accertamento va ripensato in una logica collaborativa tra fisco e contribuente. Lo stesso Ocse ce lo dice”. Così il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo alla presentazione dell’osservatorio della Cna sulla tassazione delle Pmi, “Comune che vai fisco che trovi“.
Leo ha sottolineato che il governo punta su “certezza e semplificazione”. “Il sistema fiscale – ha sottolineato – è così infarcito di complicazioni e per districarsi in questo ginepraio ci vuole un rabdomante”. “Su questi temi bisogna intervenire per fare chiarezza e dare certezza ai contribuenti”, ha aggiunto. Regole certe servono anche alle società di capitali quotate, che secondo il ministro “devono essere tassate nello stesso modo delle società non quotate“. “Pensate che oggi le società di capitali – ha dichiarato – soprattutto le società quotate, banche e assicurazioni, determinano il reddito in modo assolutamente fumoso”.
Sul tema fiscale “confido di trovare linee di condivisione, facciamo in modo per l’interesse del Paese di trovare convergenze”. “Su questi temi – ha aggiunto – per me non esiste centro né destra né sinistra. Significa solo fare l’interesse del Paese e dei contribuenti per allineare il nostro sistema ai principali Paesi dell’Ue. Sarebbe un risultato importante”. “Il Governo ha pensato di mettere mano a una riforma ambiziosa. Si è sentita la necessità di mettere ordine nel sistema fiscale, ma non abbiamo buttato il bambino con l’acqua sporca”, ha affermato Leo.