(Teleborsa) – Lo studio Gianni Origoni per gli aspetti legali, societari e civilistici; Marcello Bana per il fronte penale; e l’agenzia Community, guidata dal founder e Ceo Auro Palomba, per comunicazione e web reputation. Sarebbe così composta – secondo quanto rivela il quotidiano La Stampa – la task force messa in piedi per aiutare Chiara Ferragni a limitare i danni del caso Balocco-Dolci Preziosi. L’obiettivo è “risollevare l’immagine di Ferragni non solo sui social ma anche a livello imprenditoriale”.
Dopo che Safilo ha disdetto il contratto siglato nel 2021 sono a rischio anche i contratti con gli altri brand internazionali. Nelle pagine social dei vari marchi che vedono Ferragni come testimonial i consumatori nei loro commenti invitano i brand a dissociarsi dall’immagine dell’influencer pena il boicottaggio dei loro prodotti. “Il primo interrogativo – scrive La Stampa – riguarda il gruppo Tod’s, che nell’aprile del 2021 aveva aperto le porte del consiglio di amministrazione all’influencer. In ballo anche gli accordi con marchi di cosmetici e prodotti di bellezza come Arval o Pantene e brand del gusto come Nespresso, oltre a Swinger, per la gioielleria con Morellato, Pigna per la cartoleria, Mofra, che si occupa di calzature e Nanan, specializzata in prodotti per l’infanzia”.