(Teleborsa) – “Anni di tassi di interesse molto bassi hanno portato all’autocompiacimento di alcuni istituti finanziari riguardo alla misura in cui le banche dovevano gestire il rischio di tasso di interesse, anche nei portafogli di asset liquidI di alta qualità. Come nel caso della Silicon Valley Bank, anche le autorità di vigilanza avrebbero potuto fare di più per agire con forza quando individuavano problemi”. Lo ha affermato Michael Barr, Vice Chair for Supervision della Fed, alla U.S. Treasury Market Conference.
“In alcuni casi, investire massicciamente in asset fixed-rate e con long-duration senza un’adeguata gestione del rischio di tasso d’interesse ha portato a problemi”, ha aggiunto.
Il contesto attutale di tassi più elevati ha influito sul liability side dei bilanci bancari, ha sostenuto Barr: “Il deflusso dei depositi bancari verso i fondi del mercato monetario e altri strumenti alternativi a breve termine, per la maggior parte, è stato e rimane sia previsto che ordinato. Sfortunatamente, alcune aziende avevano una combinazione di scarsa gestione del rischio di tasso di interesse e di debole gestione del rischio di liquidità”.
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