(Teleborsa) – La Federal Reserve non sorprende il mercato e aumenta i tassi di interesse chiave di 25 punti base (pb) al 4,50-4,75%, rallentando quindi rispetto al rialzo da 50 pb attuato a dicembre. Il FOMC prevede che “i continui aumenti della fascia obiettivo saranno appropriati per raggiungere un orientamento di politica monetaria sufficientemente restrittivo da riportare l’inflazione al 2% nel tempo”, si legge nello statement diffuso al termine della due giorni di riunione.
I banchieri centrali evidenziano che “indicatori recenti indicano una modesta crescita della spesa e della produzione. Negli ultimi mesi i guadagni di posti di lavoro sono stati robusti e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione è leggermente diminuita, ma rimane elevata“.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche e sta contribuendo a un’elevata incertezza globale – viene aggiunto – Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione“.
Viene sottolineato che, nel determinare l’entità dei futuri aumenti della fascia obiettivo, il FOMC “terrà conto dell’inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui la politica monetaria influisce sull’attività economica e sull’inflazione e degli sviluppi economici e finanziari”.
Nessuna sorpresa nemmeno dal quantitative tightening (QT). Il FOMC “continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e titoli di debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteca di agenzie, come descritto nei suoi piani precedentemente annunciati”, si legge nello statement.