(Teleborsa) – I rappresentanti di Acciaierie d’Italia, la ex Ilva e delle tre principali organizzazioni sindacali di categoria (Fim, Fiom e Uilm) si incontreranno lunedì 30 gennaio nel pomeriggio, alle 14 presso la sede di Confindustria a Roma. Lo riporta una nota dei sindacati aggiungendo che la riunione sarà in presenza con un massimo di cinque delegati per ogni organizzazione sindacale, mentre non sono previsti collegamenti in teleconferenza.
Intanto, oggi durante l’audizione alla commissione Industria del Senato sul decreto legge numero 2 del 2023 (misure urgenti per i siti strategici nazionali), l’ad di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, ha chiesto alcune modifiche al provvedimento. Le nuove norme del dl relative al sequestro siano estese ai casi in cui è stata negata anche la revoca del sequestro, come nel caso dell’ex Ilva di Taranto dove, a maggio 2022, è stato chiesto il dissequestro degli impianti, ma Procura di Taranto e Corte d’Assise l’hanno respinta.
“La confisca facoltativa non sia applicata ai siti strategici nazionali” ha incalzato Morselli che ha anche chiesto che anche per le questioni che riguardano la giustizia amministrativa vi sia “una centralizzazione” a Roma, cioè al Tar Lazio. Morselli ha infine chiesto che “le ordinanze contingibili e urgenti” emesse dall’autorità locale, cioè il sindaco, siano emesse di concerto con quella nazionale, ossia il ministero dell’Ambiente.
“Per quanto riguarda il debito con la Sanac abbiamo un piano di rientro. Penso che nella prossima ora avremo dimezzato questo debito e penso che molto probabilmente in poche settimane scomparirà”, ha detto Morselli durante l’audizione. “Come facciamo con moltissimi altri fornitori abbiamo sempre dei piani di pagamento – ha aggiunto – Quindi vorrei rassicurare sia la Sanac che gli stakeholder di Sanac che il debito e le posizioni che abbiamo nei loro confronti verranno onorati”.
“Siamo nettamente contrari a qualsiasi prospettiva che appesantisca ancora il futuro di Taranto, che siano trivelle, scudo penale o gli impianti paventati da Lucia Morselli nel suo piano presentato al ministro Adolfo Urso”. Lo dichiara in una nota, Rinaldo Melucci sindaco di Taranto parlando di “prospettiva anacronistica sia rispetto a un quadro di generale transizione energetica, sia rispetto alla particolare condizione del nostro mare, un santuario per i cetacei dove immaginiamo di realizzare un’area marina protetta”.