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Eni protagonista in UK per lo sviluppo di progetti CCS

(Teleborsa) – Eni, in qualità di operatore del trasporto e stoccaggio di anidride carbonica di HyNet North West, si posizione come operatore di primo piano per progetti Carbon Capture and Storage (CCS) in UK. Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) del Regno Unito – annuncia l’azienda in una nota – ha comunicato l’elenco dei progetti di cattura delle emissioni di CO2 che accederanno ai fondi, pari a 20 miliardi di sterline, stanziati per le iniziative in Track 1, previsti dal Governo per accelerare la decarbonizzazione del Paese: degli 8 progetti selezionati ben 5 appartengono al Consorzio HyNet North West (su 7 presentati), in cui Eni è operatore per le attività di Trasporto e Stoccaggio della CO2.Gli altri 3 progetti selezionati sono afferenti all’altro Hub CCS East Coast Cluster (su 14 presentati) in corrispondenza della costa orientale dell’Inghilterra.

Con questa decisione il Regno Unito si conferma come uno dei Paesi leader per lo sviluppo della Carbon Capture and Storage (CCS). La CCS è un processo tecnologico che consente di evitare l’immissione in atmosfera di anidride carbonica proveniente da attività industriali ed
ha un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione dei settori “hard to abate”, per i quali non esistono ad oggi altre soluzioni altrettanto efficaci. Proprio per questo l’IPCC (gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) nel recente rapporto del 2023
ha definito la CCS come tecnologia imprescindibile per centrare gli obiettivi climatici globali. La IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) stima che la CCS contribuirà ad abbattere il 10% del totale delle emissioni da ridurre nei prossimi 30 anni, arrivando ad un valore di 6,2 miliardi di tonnellate catturate nel 2050.

La realizzazione dei 5 progetti selezionati nell’ambito del consorzio di HyNet, contribuirà alla decarbonizzazione delle attività di grandi aziende emettitrici del polo industriale dell’area nord ovest dell’Inghilterra, nei settori del cemento, “Waste to Energy” e produzione di idrogeno a bassa impronta carbonica. Il volume di CO2 che sarà catturato nell’ambito dei primi 5 progetti selezionati, pari a circa 3 milioni di tonnellate per anno, sarà poi raccolto, trasportato e stoccato in maniera permanente da Eni nei propri giacimenti di gas esauriti al largo della costa della baia di Liverpool, giacimenti che hanno una capacità di stoccaggio complessiva di circa 200 milioni di tonnellate.

Il progetto HyNet trasformerà uno dei distretti industriali più energivori del Regno Unito nel primo cluster industriale a basse emissioni di anidride carbonica al mondo. L’avvio di HyNet è previsto per la metà del decennio in corso con una portata di iniezione di circa 4.5 milioni per anno nella prima fase per poi raggiungere circa 10 milioni di tonnellate per anno di CO2 a partire dal 2030. Il volume di CO2 evitata in atmosfera rappresenta una quota significativa rispetto all’obiettivo di riduzione delle emissioni industriali di 20-30 milioni associato alla CCS dal governo inglese ed inoltre il progetto contribuirà per il 40% all’obiettivo nazionale di produzione di 10GW di idrogeno a bassa impronta carbonica. Oltre ai benefici dal punto di vista ambientale, HyNet CCS promuoverà un nuovo impulso allo sviluppo della regione grazie agli investimenti per lo sviluppo dei progetti e alla creazione di nuovi posti di lavoro legati alla promozione di nuove filiere produttive. Dal punto di vista occupazionale il progetto consentirà la salvaguardia dei livelli attuali e allo stesso tempo favorirà la creazione di circa 56mila nuovi posti di lavoro nel periodo 2022-2030 nell’area di Liverpool Bay.

Inoltre, Eni ha recentemente sottoposto alla North Sea Transition Authority (NSTA) la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento di gas depletato di Hewett, che interessa un’area situata nel Mare del Nord meridionale britannico e
in cui la società prevede di sviluppare un ulteriore progetto CCS che contribuirà alla decarbonizzazione dell’area di Bacton e Thames Estuary nel Paese. Il giacimento a gas depletato e non più produttivo di Hewett è un sito ideale per immagazzinare in modo
permanente la CO2 grazie ad una capacità di stoccaggio di oltre 300 milioni di tonnellate di CO2.

“Eni – commenta l’azienda nella nota – è orgogliosa di supportare la strategia del Governo UK per contribuire alla decarbonizzazione dell’industria attraverso una tecnologia sicura e matura come la CCS che va ad aggiungersi ad altre iniziative importanti per la transizione energetica come, ad esempio, il progetto per la produzione di energia rinnovabile dal campo eolico offshore di Dogger Bank”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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