(Teleborsa) – La Commissione europea ha chiuso oggi il progetto sviluppato con l’Agenzia internazionale per l’energia che ha aiutato gli Stati membri a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili della Russia, come stabilito nel piano REPowerEU. Il progetto è stato lanciato nel marzo 2022 attraverso un apposito bando nell’ambito della risposta della Commissione alla crisi energetica innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
In particolare, la Commissione, insieme all’Agenzia internazionale per l’energia (AIE), attraverso lo Strumento di Sostegno Tecnico (STI) ha fornito ai partecipanti consulenza e sviluppo di capacità per identificare e intraprendere riforme e investimenti specifici nel campo delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, della produzione di idrogeno rinnovabile e di soluzioni innovative per decarbonizzare l’industria in linea con gli obiettivi di REPowerEU .
I 17 Stati membri partecipanti sono Belgio, Bulgaria, Cechia, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Croazia, Italia, Cipro, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. “Il progetto – si legge in una nota della Commissione – ha aiutato concretamente gli Stati membri a prepararsi per l’inverno e oltre, sostenendo nel contempo il loro percorso verso l’azzeramento delle emissioni“.
L’STI è il principale strumento della Commissione per fornire sostegno tecnico alle riforme nell’UE, a seguito delle richieste delle autorità nazionali. Fa parte del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e del piano di ripresa per l’Europa. Si basa sul successo del suo predecessore, il programma di sostegno alle riforme strutturali che, dal 2017, ha attuato oltre 1 400 progetti di sostegno tecnico in tutti gli Stati membri.