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Energia, Pichetto: riforma del mercato elettrico è necessaria

(Teleborsa) – “È necessario che la struttura del mercato vada rivista in funzione della transizione ecologica, anche in considerazione del fatto che la generazione elettrica da rinnovabili è prevalentemente di tipo non programmabile e ciò pone l’esigenza di una efficace integrazione delle rinnovabili nel mercato e nel sistema elettrico”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, concludendo un convegno organizzato da Elettricità Futura, Utilitalia e Confindustria.

“È evidente che le misure nazionali devono inserirsi in un quadro di regole definite – ha sottolineato –. Il Consiglio europeo ha invitato la commissione a lavorare ad una riforma strutturale del mercato dell’energia elettrica, con il duplice obiettivo di garantire la sovranità energetica dell’Europa e conseguire la neutralità climatica”. “Venti giorni fa, con la presentazione da parte della Commissione europea di una proposta di riforma si è avviato il processo di discussione con l’obiettivo di giungere ad una adozione del provvedimento entro il 2023 – ha aggiunto –. Si tratta di di mediare tra posizioni diverse. È comunque positivo l’impegno di rendere le bollette dell’energia elettrica meno condizionate dalla volatilità dei mercati a breve termine, rafforzando il ruolo attivo e favorire lo sviluppo e l’integrazione nel mercato dell’energia da fonti rinnovabili”.

La riforma del mercato elettrico “è un bisogno di cui ci rendiamo conto tutti” perché “il modello attuale non è più aderente alla situazione sul campo”, ha dichiarato il ministro. “L’impegno dell’Italia è quello di “rendere i mercati elettrici più aperti e più concorrenziali” e di “promuovere un’attenta tutela del consumatore”, ha spiegato il ministro. “L’attenzione del Governo è allo sviluppo del nuovo mercato di produzione – ha aggiunto – è una sfida che non hanno solo i soggetti regolatori, ma tutti coloro che rappresentano un interesse diffuso. C’è la piena disponibilità del Governo ad accogliere, ascoltare tutte le posizioni per portare avanti dei passi insieme. L’obiettivo è arrivare entro un anno alla regolamentazione europea. Nel contempo mettere a punto un sistema nazionale che funzioni e che regoli i prossimi 20 anni. È una sfida di tutti: Paese, famiglie e imprese”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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