(Teleborsa) – Il colosso dell’energia francese chiude il 2022 con una perdita record di 17,9 miliardi di euro, rispetto ad un utile di 5,1 miliardi nel 2021. Il risultato – ha spiegato la società energetica – ha risentito principalmente dei problemi legati alla produzione nucleare ed agli effetti della guerra in Ucraina.
Il fatturato è cresciuto del 70% a 143,5 miliardi di euro, spinto dall’aumento dei prezzi dell’energia. Il margine operativo lordo (Ebitda) registra un rosso di 5 miliardi.
L’indebitamento finanziario netto sale a 64,5 miliardi di euro.
“Nonostante un forte aumento del fatturato, l’Ebitda è fortemente penalizzato dal calo della produzione nucleare e dalle misure normative eccezionali messe in campo in Francia per il 2022, in condizioni di mercato difficili”, ha commentato il CEO Luc Remont.
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