(Teleborsa) – L’Autorità bancaria europea (EBA) ha affermato che, a dicembre 2021, 70 banche su un campione di 245 avevano un deficit combinato di 33 miliardi di euro per quanto riguarda il MREL, in calo del 42% rispetto all’anno precedente.
Il MREL (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities) è un requisito introdotto per assicurare il corretto funzionamento del bail-in, garantendo alle banche una capacità sufficiente di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione.
Una banca si trova di fronte a una carenza di MREL quando non detiene fondi propri e passività ammissibili sufficienti per raggiungere l’obiettivo MREL stabilito dall’autorità di risoluzione. Le banche hanno un obiettivo da raggiungere entro gennaio 2024 e la maggior parte di esse lo ha già raggiunto.
La relazione dell’EBA “mostra progressi nel colmare le carenze del MREL, anche se a un tasso inferiore per le banche più piccole, e conclude che l’impatto del MREL sulla redditività delle banche è gestibile, sebbene eterogeneo a seconda dei tipi di banche e degli Stati membri”, si legge nel rapporto sul tema.
L’EBA non prevede che l’inasprimento delle condizioni di finanziamento rappresenti una grossa difficoltà nella gestione delle risorse MREL per alcun tipo specifico di banche (ad esempio per modello di business o dimensioni). Tuttavia, in termini relativi, “le banche con una scarsa redditività strutturale e bilanci più deboli potrebbero dover affrontare maggiori sfide rispetto alle istituzioni più forti”, viene sottolineato.