(Teleborsa) – La Camera dei Deputati ha approvato con 196 voti a favore, 147 voti contrari e 6 astensioni (dalle minoranza linguistiche) la fiducia posta dal governo sul decreto sull’attuazione del PNRR, nel testo già approvato dal Senato. Il voto finale sul decreto è quindi previsto per domani.
Il decreto nello specifico semplifica le procedure per la messa a terra dei progetti e modifica la governance del PNRR, prevedendo l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio, nel Dipartimento guidato dal Ministro Raffaele Fitto, della Struttura di missione del Piano, che ha il compito di coordinare le attività di realizzazione dei progetti e diventa il punto di contatto nazionale per l’attuazione del Piano e i rapporti con le istituzioni di Bruxelles.
Soppressa l’Agenzia per la coesione territoriale e le sue competenza che transitano al Dipartimento diretto da Fitto, dove viene costituito uno speciale nucleo. L’obiettivo, ha spiegato il ministro negli interventi in Parlamento, è quello di mettere a sistema ed efficientare l’utilizzo delle risorse del PNRR con quelle delle politiche di coesione.
Sul testo del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, il Senato in prima lettura ha apportato diverse modifiche tra cui: misure volte alla riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, un contributo di 40 milioni di euro ai gestori di Spid, stabilizzazione del personale che opera su progetti europei, la possibilità di affidare a pensionati incarichi di vertice negli enti delle pubbliche amministrazioni, un piano per il posizionamento di defibrillatori in vista del Giubileo del 2025, la proroga al 31 dicembre 2023 per l’attuazione della legge Cartabia sull’ordinamento giudiziario.