(Teleborsa) – “L’Europa ha una connessione energetica carente, non c’è una piattaforma di scambi, ci sono confini, non c’è una connessione completa degli stoccaggi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di , Claudio Descalzi, all’incontro “Futuro Quotidiano”, alla Luiss di Roma. Il manager ha sottolineato come la realtà europea non sia paragonabile a quella di Stati Uniti e Cina anche perché “l’Europa non è neanche un Paese o una federazione” e in un “sistema carente” risulta “carente il concetto di globalizzazione energetica”.
Di eccesso di virtù ambientale si può morire
L’amministratore delegato del Gruppo energetico plaude agli obiettivi dell’UE sulla decarbonizzazione, ma sottolinea che sono molto ambiziosi. “Che l’Europa faccia bene per l’ambiente è una bandiera importante. Ha preso decisioni per cambiamenti epocali e per l’urgenza ha dato obiettivi ambientali molto ambiziosi e ha dato anche obiettivi tecnologici di riduzione delle emissioni. E’ virtuoso quello che ha fatto l’Europa, ma ovviamente di eccesso di virtù si può anche morire” – ha detto Descalzi – definendo un “errore” la decisione di escludere i biocarburanti dai veicoli a partire dal 2035 perché “dobbiamo parlare di competitività e prezzi”.
“Sul fatto ambientale – ha detto ancora il manager – l’Europa ha preso una decisone top-down” e si è data un “obiettivo importante”, ma “la cosa non corretta è aver dato a un obiettivo ambientale un obiettivo tecnologico”.