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Delega fiscale, via libera finale della Camera ma resta il nodo coperture

(Teleborsa) – “Sono molto soddisfatta dell’approvazione della delega fiscale. Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni. Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese e che il Governo lavorerà per attuare con i decreti attuativi. Un impegno preso con i cittadini che oggi abbiamo onorato”. Commenta così la premier Giorgia Meloni il via ibera finale al disegno di legge delega sulla riforma fiscale arrivato oggi alla Camera dei deputati in terza lettura con 184 voti favorevoli 85 voti contrari. Il provvedimento, presentato il 23 marzo, è stato licenziato in prima lettura dalla Camera il 12 aprile ed in seconda lettura con modifiche dal Senato il 2 agosto. Come promesso dal governo il disegno di legge viene quindi convertito prima della pausa estiva del Parlamento in modo da poter iniziare ad esercitare la delega, che vale 24 mesi, già entro quest’anno con il varo dei primi decreti delegati. L’esecutivo dovrà fare i conti con le risorse a disposizione e con ogni probabilità le prime misure ad essere attuate saranno quelle che non richiedono coperture.

“L’approvazione odierna della delega fiscale rappresenta un risultato storico, siamo di fronte ad una riforma epocale che l’Italia aspetta da oltre 50 anni – ha dichiarato in una nota il viceministro dell’Economia Maurizio Leo –. Vorrei ringraziare anzitutto i presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, Osnato e Garavaglia, i relatori del provvedimento Gusmeroli, Sala e Zedda, nonché gli uffici tecnici del Mef, della Camera e del Senato, così come tutti i parlamentari che hanno contribuito a migliorare il provvedimento con proposte costruttive e un atteggiamento sempre improntato a far prevalere l’interesse nazionale. Ci metteremo sin da subito al lavoro sui primi decreti attuativi”. “Dobbiamo cambiare volto al sistema tributario, è questo che vogliamo fare, ma senza abbassare la guardia nella lotta all’evasione – ha detto Leo nel suo intervento in Aula alla Camera sulla delega fiscale–. Il concordato preventivo biennale non è un regalo agli evasori, tutt’altro: abbiamo l’intelligenza artificiale, l’interoperablità delle banche dati e l’analisi preventiva che poniamo alla base della lotta all’evasione. Anche sulle imprese di maggiori dimensioni, la cooperative compliance non è un regalo è mettere le imprese in condizione di avere un rapporto più collaborativo”.

Il ddl consta di 23 articoli, distribuiti in cinque titoli. Aliquote Irpef – È prevista la revisione e graduale riduzione dell’imposta: il primo step è di passare a tre aliquote, l’obiettivo finale è l’aliquota unica. Tredicesime – Per i lavoratori dipendenti salta l’ipotesi iniziale di una flat tax incrementale: al suo posto si introduce una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Concordato preventivo biennale Arriva il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi. In pratica il fisco calcolerà quanto dovuto ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi: chi accetta non avrà contestazioni sull’Irpef e avrà certezza su quanto deve pagare. Va invece versata l’Iva. Ires, doppio regime agevolato – Accanto all’aliquota ordinaria (24%), si prevedono due regimi di vantaggio complementari: il primo la riduce alle imprese che impiegano risorse in investimenti, nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili; le imprese che non beneficiano della riduzione possono fruire di eventuali incentivi fiscali in forma di superammortamento. Revisione dell’IVA – È prevista la revisione della disciplina per renderla più aderente alla normativa Ue. Tra le possibilità anche Iva zero per alcuni prodotti di prima necessità. Superamento dell’Irap – La delega indica il graduale superamento dell’imposta regionale sulle attività produttive. Scudo penale – Via le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse alla dichiarazione infedele, per i contribuenti aderenti all’adempimento collaborativo che hanno avuto “comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente” i rischi fiscali. Sempre nella ‘cooperative compliance’ (su cui la delega punta a ridurre le soglie di accesso, ora ad 1 miliardo di euro), si escludono le sanzioni amministrative e si riducono i termini di decadenza per l’accertamento ai contribuenti il cui sistema di gestione del rischio certificato da professionisti qualificati. Il regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, viene esteso anche ai paperoni che portano la residenza in Italia. Tempi di rimborso ridotto ai virtuosi – Per i contribuenti con alti livelli di affidabilità fiscale si rafforzano i premi, compresa la riduzione dei tempi di rimborso. Si incentivano inoltre le attività di certificazione delle dichiarazioni fiscali; le deleghe possono essere attribuite ai professionisti abilitati, anche in via esclusiva; si può ottemperare agli adempimenti fiscali anche direttamente per via telematica; salta il superamento degli Indici sintetici di affidabilità (Isa). Pagamento tasse con il rid – Si ampliano nel forme di pagamento delle tasse: anche addebito diretto sul conto bancario o altro strumento di pagamento elettronico. Acconto a rate – Arriva la possibilità di rateizzare acconti e saldi Irpef per autonomi e imprenditori individuali. Prelievo forzoso – Salta l’automazione dalla procedura di pignoramento dei conti correnti. Cedolare secca sui negozi – Viene estesa agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, una attività d’impresa, o di arti e professioni. Verso l’addio al superbollo – Nell’ambito della razionalizzazione dei micro-tributi, verrà valutato l’eventuale progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto con potenza superiore a 185 chilowatt. Stretta sulle e-cig – Viene vietata la vendita a distanza dei prodotti da inalazione contenenti nicotina o delle cosiddette nicotine puches. Tributi regionali – È prevista una revisione delle norme del federalismo fiscale regionale, attribuendo alle regioni le somme a titolo di compartecipazione regionale all’Iva, applicando il principio anche al recupero dell’evasione fiscale. Crediti non spettanti – Si introduce, una più rigorosa distinzione normativa anche sanzionatoria tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e inesistenti. Si potrà valutare poi la possibilità di non applicare sanzioni e/o interessi se si hanno crediti con la Pa.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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