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Datrix, Arte: verso EBITDA positivo con riposizionamento e progetti innovativi

(Teleborsa) – Il management di , società quotata su Euronext Growth Milan (EGM) e attiva nello sviluppo di applicazioni e servizi basati su Intelligenza Artificiale e Modelli di Machine Learning per la crescita data-driven delle aziende, è convinto che il riposizionamento strategico attuato negli ultimi mesi, la crescita sui mercati internazionali e lo sviluppo di progetti innovativi grazie alla Ricerca & Sviluppo interna possano incrementare la redditività nella restante parte dell’anno, per chiudere il 2023 con un EBITDA positivo.

“Nel primo semestre del 2023 abbiamo fondamentalmente riorganizzato l’offering focalizzandoci su due aree, in particolare l’AI for Data Monetization, cioè l’utilizzo dell’artificial intelligence per fare in modo che dai dati si possa ricavare valore, e l’AI for Industrial, cioè tutta la parte di industry 5.0 dove l’artificial intelligence viene applicata invece ai processi industriali”, spiega a Teleborsa Mauro Arte, co-fondatore e direttore generale di Datrix.

“I numeri del primo semestre del 2023 rispecchiano questo tipo di strategia e mostrano la capacità di esecuzione del nostro piano industriale – aggiunge – e ora siamo focalizzati sui ricavi a maggiore valore aggiunto. L’offering focalizzata sui ricavi a più alta marginalità creerà una maggiore forbice tra costi e ricavi, per poter arrivare a fine anno ad avere un EBITDA positivo”.

Arte parla di “un’ossessione nell’essere un po’ a specchio rispetto a quello che chiede il mercato e oggi ci sono due grandi ambiti che il mercato sta chiedendo e che stanno avendo un’accelerazione incredibile: il primo è quello dell’AI generativa, che è un po’ esplosa quest’anno e che fa riferimento alla cosiddetta LLM, cioè Large Language Model, ovvero la capacità di interpretazione dei linguaggi e di creare testi, di interpretarli e di ricrearne in maniera automatica; il secondo è proprio quello dell’AI for Industrial, su cui siamo ben posizionati”. Per rimanere al passo, “gli investimenti in ricerca e sviluppo necessariamente devono essere sempre e costantemente allineati a quelle che sono le esigenze di mercato, perché il mercato va veloce e non ti aspetta, oltre a essere un mercato molto competitivo e che si popolando”.

Oltre alla R&D, un altro driver di crescita per Datrix è la crescita sui mercati internazionali, in particolare sugli Stati Uniti, “un mercato estremamente veloce e ricettivo delle nuove tecnologie” e Dubai, “che abbiamo sviluppato da poco e in cui ci aspettiamo di acquisire almeno un cliente entro fine anno”. Tra crescita organica e per linee esterne, al momento il focus è più sulla prima. “Siamo cresciuti in questi anni anche per linee esterne, abbiamo fatto l’ultima operazione a febbraio, e valutiamo ulteriori potenziali attività di M&A – quindi non è una cosa che abbiamo scartato – ma naturalmente in questo momento le condizioni di mercato non facilitano attività di M&A, anche perché tendiamo ad utilizzare anche le nostre azioni per fare questo tipo di operazione e in questo momento c’è un po’ di squilibrio tra il valore delle nostre azioni e il valore che il mercato private dà ad aziende particolarmente interessanti, penalizzandoci per le attività di M&A”.

Nel frattempo, Datrix è impegnata in “progetti innovativi di ultimissima generazione, tramite la Commissione europea che ci sta finanziando e con la quale ci siamo aggiudicati un bando estremamente importante per cui siamo nella fase di grant agreement”, afferma Arte, aggiungendo che “Datrix sarà capo fila di un consorzio internazionale formato da centri di ricerca e universitari, e in particolare quattro ospedali internazionali, con il progetto che sarà basato sull’intelligenza artificiale applicata al mondo dell’health, cioè la capacità di lavorare su database anonimizzati legati a diversi ospedali e poter utilizzare l’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce di malattie rare”.

La cassa disponibile si è assestata a 3,5 milioni di euro al 30 giugno 2023 (5,3 milioni di euro a fine 2022). In linea con il piano, la società ha investito 1,5 milioni di euro in R&D per lo sviluppo dei propri prodotti e l’assorbimento di cassa ha registrato una riduzione del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Abbiamo un livello di cassa che ci dà tranquillità, consentendoci di affrontare la seconda parte dell’anno in cui ci aspettiamo che questo nuovo focus strategico avrà i suoi frutti per quanto riguarda i costi operativi, che saranno più bassi, e quindi questo ci consentirà di ridurre ulteriormente il livello di cash burn”, dice il DG.

Il bilancio della Borsa “rimane positivo perché abbiamo imparato tante cose, abbiamo acquisito una notorietà e un posizionamento per andare sui mercati internazionali, ma è chiaro che oggi non siamo soddisfatti dell’andamento del titolo, perché riteniamo che non rispecchi assolutamente il valore della nostra della nostra azienda e di quello che noi stiamo facendo. Noi abbiamo fatto un percorso prima della Borsa anche di private equity, quindi conosciamo anche quel mondo e sappiamo che oggi ha dei multipli decisamente differenti rispetto a quelli che si vedono sui listini pubblici”.

A una domanda se qualche soggetto ha avvicinato la società, vedendola a sconto, Arte ha risposto: “Noi siamo molto attenzionati dal mercato, perché comunque siamo un’azienda italiana che sviluppa soluzioni basate sull’AI generativa, quindi proprio nell’edge dell’innovazione. Questo chiaramente genera interesse, ma noi oggi siamo focalizzati sulla crescita e sul completare un percorso che vede l’EGM come solo l’inizio. Quello che poi potrebbe succedere lungo la strada non è prevedibile”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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