(Teleborsa) – , società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi consolidati pari a 298 milioni di euro, in decremento del 5,3% rispetto al primo semestre del 2022, con una flessione in tutte le aree geografiche. A cambi costanti l’andamento del fatturato risulta in decremento del 5%.
L’Adjusted EBITDA è pari a 33 milioni di euro, con un Adjusted EBITDA margin che si attesta all’11,1% del fatturato, segnando un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al 10,9% registrato nel primo semestre 2022, grazie al miglioramento dei margini industriali e nonostante l’aumento delle spese operative. L’utile netto è pari a 12,1 milioni di euro (8,8 milioni di euro al 30 giugno 2022).
“Seppure in un contesto ancora incerto, impattato dal permanere di una situazione di prudenza e limitazione degli investimenti nei principali settori di mercato, il gruppo ha migliorato significativamente rispetto allo scorso anno la propria marginalità industriale, ha continuato i propri investimenti in ricerca e sviluppo e, grazie all’ottimo presidio del capitale circolante, ha generato cassa operativa – ha commentato l’AD Valentina Volta – Sul fronte dei ricavi invece il secondo trimestre ha registrato un calo a doppia cifra dovuto sia ad un clima attendista da parte dei principali clienti che ad un trend di riduzione dei livelli di inventario nei canali distributivi”.
“Ci attendiamo anche sulla seconda parte dell’anno un fatturato in riduzione rispetto all’esercizio precedente principalmente per l’incertezza relativamente alle tempistiche della ripresa della domanda nei mercati principali in cui il gruppo opera – ha aggiunto –
Nonostante il perdurare, anche oltre le iniziali attese, di uno scenario ancora interlocutorio sul fronte della domanda, grazie al miglioramento della marginalità industriale e al livello di indebitamento più contenuto, l’azienda continuerà a mantenere solidi livelli di investimento in ricerca e sviluppo e nelle strutture commerciali”.
La Posizione Finanziaria Netta, pari a 25,1 milioni di euro, si attesta al livello più basso mai raggiunto negli ultimi due anni e sin dall’inizio della crisi della componentistica.