(Teleborsa) – “L’economia mondiale rallenta, ma di buono c’è che abbiamo evitato una recessione”. È quanto ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni all’assemblea di Confindustria Vicenza.”Purtroppo – ha aggiunto – erano 20 anni che non cresceva così poco. Il rallentamento non è uniforme in tutti i Paesi: gli Usa vanno piuttosto bene, i Paesi asiatici tolta la Cina vanno molto bene. Sull’Ue secondo le nostre previsioni economiche ci dicono che l’economia quest’anno crescerà dello 0,8 per cento e l’anno prossimo del 2 per cento. Dopo due anni straordinari – non dimentichiamo che nel 2022 abbiamo avuto una crescita spettacolare, in Europa e anche in Italia, che è cresciuta più della Cina – di buono c’è che abbiamo evitato una recessione e il mercato del lavoro tiene”. Gentiloni ha poi osservato che c’è un’altra buona notizia: “alcuni grandi Paesi stanno già cominciando a vedere un’inversione di tendenza (in positivo), e tra questi la Germania”.
“Il modo con cui stiamo affrontando il problema del Patto di Stabilità è quello di avere modalità di riduzione del debito diverse paese per paese e più credibili – ha detto Gentiloni –. Quindi una cosa ragionevole che consente di fare più investimenti credo che si possa fare. Purtroppo in politica non sempre le cose ragionevoli si riescono a fare. Ci stiamo provando”.
Affrontando poi i temi delle crisi internazionali, il Commissario ha osservato che le prospettive del petrolio e del gas “non sono particolarmente allarmanti”. Questo ci dice che la crisi in Israele non ha creato particolari sconvolgimenti”, ha detto, aggiungendo subito dopo che però “bisogna stare attenti ad una eventuale escalation e poi i prezzi attuali di petrolio e gas paragonati a due anni fa sono più elevati e ci pongono dei problemi di competitività. Quindi non c’è una prospettiva drammatica sull’energia, ma c’è poco da stare tranquilli”.
Le parole d’ordine per Gentiloni sono “fare squadra. Lavorare insieme”. “Il modo per tutelare l’interesse dell’Italia in Europa è quello di fare squadra e giocare di anticipo. Tutte le entità sono chiamate a lavorare insieme. Questo – ha insistito il Commissario Ue – bisogna farlo presto. E non lo dico al governo attuale ma in generale, perché un pezzo del nostro futuro si decide in Europa. Bisogna anticipare le decisioni e non lamentarsi dopo che queste vengono prese”.
Gentiloni ha poi ricordato che il Pnrr è un’opportunità che non si ripeterà più. “Noi (come Commissione Ue) abbiamo erogato fin qui 175 miliardi, e di questi 85 miliardi sono stati erogati all’Italia. La missione che dovremmo avere tutti, Confindustria, mondo del lavoro, Regioni, Comuni, oltre che Governo e Istituzioni europee, è vedere – ha concluso Gentiloni – dove usare al meglio queste risorse perché non ci ricapiterà più, è un’occasione che ci capita oggi”.