(Teleborsa) – In decelerazione l’attività manifatturiera in Cina, sotto le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/Markit, il PMI manifatturiero è sceso ad aprile a quota 49,5 punti dai 50 precedenti, portandosi quindi sotto la soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti. Gli analisti si aspettavano 50,3 punti. Ciò ha anche segnalato il primo deterioramento della salute del settore manifatturiero da tre mesi, anche se nel complesso marginale.
“Ciò suggerisce che la ripresa economica della Cina è notevolmente rallentata dopo che le infezioni da Covid-19 hanno raggiunto il picco all’inizio di quest’anno, dato che l’indice si è attestato rispettivamente a 51,6 e 50 a febbraio e marzo”, ha affermato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group.
“In poche parole, l’attività manifatturiera si è indebolita ad aprile – ha aggiunto – L’offerta manifatturiera ha visto un rallentamento marginale dell’espansione, la domanda è diminuita di mese in mese, il mercato del lavoro è ulteriormente peggiorato, la logistica è stata relativamente regolare, le scorte sono rimaste stabili ei prezzi sono crollati. Nonostante tutti questi fattori, le imprese hanno mantenuto un’elevata fiducia nelle prospettive economiche”