(Teleborsa) – Con 2.951 voti favorevoli e uno contrario, la terza sessione plenaria del 14/mo Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento cinese, ha approvato questa mattina il piano di riforma e di ristrutturazione del Consiglio di Stato (il governo centrale), il nono intervento del suo genere dagli anni ’80.
Tra le maggiori novità, l’istituzione di una supercommissione statale su vigilanza e regolamentazione finanziaria che assumerà parte del mandato della Banca centrale (Pboc) o assorbirà del tutto le attuali autorità di regolamentazione sulla protezione dei consumatori e degli investitori. Prevista, poi, la creazione di uno State Data Bureau, a rimarcare l’importanza dei big data nell’aiuto all’azione del governo sull’adozione delle misure più praticabili ed efficaci per la soluzione dei problemi.
per fronteggiare l’invecchiamento della società, la Commissione sanitaria nazionale trasferirà le sue funzioni relative al ministero degli affari civili. Secondo il censimento del 2020, sono più di 260 milioni le persone con 60 anni o più, destinate a salire entro il 2040 a quota 402 milioni, pari a circa il 28% della popolazione totale. Il ministero della Scienza e della Tecnologia, inoltre, sarà ristrutturato e parte delle sue competenze di pianificazione, sviluppo e formulazione di politiche per l’industria agricola e le aree rurali andranno al ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali per una “migliore allocazione delle risorse” e per “accelerare verso una maggiore autonomia” in campo scientifico e tecnologico, secondo il testo del piano diffuso nei giorni scorsi dall’agenzia Xinhua. Il ministero avrà anche un ruolo maggiore nel “coordinare la scienza e la tecnologia con lo sviluppo sociale ed economico”.
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